Da Firenze

Migrazioni: Grasso (presidente Senato), “salvare vite in pericolo è un dovere”. Ruolo “determinante” delle Ong

“A proposito dei flussi di profughi in fuga da guerre e da persecuzioni, io non mi stanco di ripetere che salvare e accogliere chi è in pericolo e riconoscere a chi ne ha diritto la protezione internazionale” non sono “manifestazioni di generosità”, ma “obblighi morali, giuridici e internazionali. Io sono orgoglioso di quello che l’Italia ha fatto in questi anni”. Lo ha dichiarato il presidente del Senato Pietro Grasso in un passaggio del discorso all’apertura dello Stato dell’Unione che ha tenuto stamane a Firenze. “A Lampedusa li ho visti i nostri operatori, i medici, i militari, le forze di polizia, i funzionari civili, i volontari, il sindaco Giusi Nicolini”, ha detto Grasso, “donne e uomini che soccorrono in mare i naufraghi, che con dolore e pietà raccolgono i corpi di chi non ce l’ha fatta, che accolgono con un abbraccio chi soffre, chi ha paura”. Grasso ha definito tutte queste persone “interpreti di un messaggio universale di umanità che la nostra Unione europea deve raccogliere e fare suo”. Grasso ha fatto esplicito riferimento alle Ong che “hanno avuto un ruolo determinante, in stretta sinergia con le tante istituzioni centrali e territoriali, nel sistema europeo e italiano del soccorso e dell’accoglienza e hanno garantito “servizi che avrebbero dovuto essere semmai assicurati da interventi istituzionali di carattere europeo”. E riferendosi infine alle “recenti polemiche” e alle indagini che magistratura e forze di polizia compiranno per fare “piena luce su eventuali opacità”, ha auspicato che “questo avvenga nel rispetto rigoroso delle regole e della riservatezza necessaria a garantire il successo delle indagini” e ha concluso: “Fino ad allora credo sia sbagliato e ingeneroso associarsi ad accuse generiche, congetturali e politicamente strumentali”.