Comunicazione

Media diocesani: don Maffeis (Cei), “servono progetti sostenibili che guardano avanti senza perdere la ricchezza di tradizione”

foto SIR/Marco Calvarese

“Stiamo cercando di accompagnare il cammino di riposizionamento dei media diocesani chiedendo alle diocesi progetti sostenibili, che guardano avanti, senza per questo perdere la ricchezza di tradizione che hanno alle spalle”. Lo ha affermato oggi pomeriggio don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali (Ucs) della Cei, chiudendo a Roma l’incontro annuale dei direttori degli uffici diocesani. “Questo significa cambiamento – ha aggiunto – e il cambiamento cammina anche sulle gambe di ciascuno di noi”. Don Maffeis ha invitato anche “a dedicare tempo a coltivare i rapporti perché credo che sia la strada vincente per costruire reti sul territorio”. Il direttore dell’Ucs ha ringraziato i presenti perché “l’incontro di oggi ha messo insieme le esperienze più diverse del Paese e ci ha offerto l’opportunità di stimolare la condivisione delle buone pratiche”. Nel corso del pomeriggio, infatti, sono state presentate diverse esperienze e iniziative promosse nelle diocesi soprattutto in relazione alla Giornata mondiale delle comunicazioni sociali del prossimo 28 maggio. “Sono emerse – ha rilevato Maffeis – l’attenzione al mondo giovanile, l’educazione ad abitare la rete, la possibilità d’incontri qualificativi attraverso la formazione permanente dei giornalisti”. “Con l’incontro di oggi abbiamo voluto rilanciare l’impegno, perché il messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, se non è declinato sul territorio, resta un messaggio lontano e, magari, non conosciuto”, ha concluso, evidenziando come “Papa Francesco ci richiama a quella cultura dell’incontro che vive di uno stile di comunicazione, di un’appartenenza ecclesiale e di uno sguardo evangelico sulle cose”.