Ai giovani

Card. Bagnasco: “una famiglia che prega non sarà mi disperata”

“Facciamo respirare la vita dei nostri santi ai nostri ragazzi, alle generazioni che sono il futuro della società, dei borghi, delle città, dei paesi, della Chiesa, del mondo”. Lo ha detto a Paola (Cs) il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, dove presiede le celebrazioni della festa di San Francesco. Parlando dell’educazione alla vita di fede dei giovani, il porporato ha ricordato come essa è “affidata alle vostre mani di genitori e noi pastori siamo vicini a voi con umiltà e rispetto avendo qualcosa di grande da ricordarvi ed aiutarvi a vivere: sono i nostri santi che ci indicano Gesù, vivo, vero risorto in mezzo a noi”. “Il segreto per far respirare della santità fin dalla culla i vostri figli è che voi preghiate in famiglia, tutti i giorni, come coppia, come genitori insieme ai vostri bambini”. Anche se “piccolissimi, non capiscono, respirano Gesù”. L’invito a pregare anche “insieme ai vostri ragazzi, agli adolescenti. Non è vero che essi non vogliono pregare con voi. Hanno bisogno dei genitori, dell’esempio, della mano ferma, che è la parola di consolazione, di richiamo di gioia, la parola di verità, che è quella del Vangelo”. Infine, l’esortazione: “Pregate, care famiglie, una famiglia che prega non sarà mi disperata, troverà sempre il modo per superare le difficoltà della vita, fuori e dentro la famiglia stessa. Una famiglia che prega è salda. Lo chiediamo per il nostro Paese”.