Convegno Scienza & Vita

Cure palliative: Maltoni (direttore unità operativa Forlì), occorre “sguardo unitario sulla persona”

Il dolore dell’uomo è “totale”, costituito da “più dimensioni, non esclusivamente da quella fisica”. Per questo dolore “totale” è necessario uno “sguardo unitario sulla persona, un approccio globale, che è proprio dell’approccio delle cure palliative”. Lo ha detto Marco Maltoni, oncologo, direttore Unità operativa e coordinatore rete Cure palliative Forlì, intervenuto questo pomeriggio ad una tavola rotonda nell’ambito del XV convegno nazionale e al XVII incontro delle associazioni locali “Rosso come l’amore. Accanto alla persona malata tra scienza, dedizione e normalità” in corso fino a domani a Roma. Tre le considerazioni dell’esperto. Anzitutto “l’affronto rigoroso del dolore fisico rimane assolutamente necessario (anche se non sufficiente), e l’approfondita gestione del dolore fa parte del doveroso corpo di conoscenze di chi si occupa di questi problemi, a livello clinico, di ricerca, e di formazione”. La gestione del dolore si deve inoltre “accompagnare ad alcune caratteristiche di organizzazione sanitaria: una presa in carico” della persona sofferente e della sua famiglia, “secondo precise strategie, tra cui una omogeneità di intervento nei diversi assetti assistenziali: casa, struttura, ospedale”. Infine, l’approccio alla sofferenza proprio delle cure palliative, introdotte con la legge 38/2010, deve potere “contaminare” le altre discipline mediche, in una sorta di “ritorno” alla “cura della sofferenza come relazione tra persone nella loro interezza e non come mera attenzione al singolo ‘pezzo’ malfunzionante”.