L'Osservatore Romano

Società: card. Bassetti, “c’è il rischio di una strisciante e subdola guerra tra poveri”

“La situazione più inquietante e più preoccupante dei tempi odierni” è “il rischio di una strisciante e subdola guerra tra poveri”. È quanto scrive l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, in un intervento pubblicato sull’ultimo numero del settimanale de “L’Osservatore Romano”. “C’è un’emergenza in Italia a cui bisogna dare la massima attenzione: l’aumento dei poveri”, rileva Bassetti, spiegando che “secondo l’ultima pubblicazione dell’Istat sono più di 8 milioni; e di questi, ben 4 milioni e mezzo vivono in condizioni di indigenza assoluta”. Ma “accanto a questi numeri preoccupanti bisogna aggiungere le nuove forme di esclusione sociale che le statistiche non ci restituiscono appieno”. Si tratta di “povertà relazionali”, di “nuove forme di emigrazione o di un umiliante precariato”, e di quella “varia umanità che, per motivi diversi, sono i prodotti della ‘cultura dello scarto’ denunciata da Papa Francesco: dai disoccupati strutturali ai clochard, fino ai rifugiati e ai migranti”. Per il cardinale, quello della guerra tra poveri è “un rischio preoccupante perché si ciba voracemente di stereotipi culturali, paure collettive e pregiudizi sociali di larga diffusione e spesso di scarsa attinenza con la realtà”. “Un conflitto alimentato da chi cerca di trovare un responsabile preciso a cui addossare tutta la colpa”, “un responsabile che, per essere ben identificabile, deve essere sempre un altro, un diverso, o meglio, un forestiero”. Per Bassetti, “la sfida del futuro non consiste nell’evocare paure ataviche e nel costruire nuovi ghetti, ma al contrario di saper rispondere, con carità e creatività, a quelle che Giorgio La Pira definì ‘le attese della povera gente’”. “Oggi, come allora, le attese – osserva il cardinale – sono sempre le stesse: avere del cibo, una casa, un lavoro, un luogo in cui pregare”. “Ovvero saper declinare il pane e la grazia”, conclude il porporato.