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Pasqua 2017: mons. Morfino (Alghero-Bosa), “il Signore ci guarisca dalla ‘sklerocardìa’, il cuore di pietra”

“Il Signore guarisca il nostro cuore da quella malattia che la Parola di Dio chiama ‘sklerocardìa’, il cuore di pietra”. È quanto afferma il vescovo di Alghero-Bosa, monsignor Mauro Maria Morfino, in occasione della Pasqua. Il vescovo invita a passare “dalla fraternità dovuta alla fraternità voluta”. “Per volere la fraternità – spiega – c’è sempre una scelta da mettere in conto, un ri-decidersi per la fraternità; volere la fraternità significa anche vigilare per non imbarcarsi in relazioni di facciata, di comodo, di ruolo e dar vita, invece, a relazioni vere, significative, autentiche”. “È noto che non tutte le relazioni sono uguali, congrue, significative e costruttive per la persona umana”, osserva Morfino, sottolineando che “al volto umano competono relazioni umane e umanizzanti. Ci sono relazioni che permettono e disvelano l’umanizzazione della persona e ce ne sono altre che la accartocciano, la disumanizzano e la sfigurano”. Il vescovo indica poi “alcuni criteri per ripensare e rilanciare le nostre relazioni fraterne” e conclude ricordando che “questo, per la nostra Chiesa, è anche il tempo dell’apertura degli occhi e soprattutto lo spalancamento del cuore alla povertà che rende amari molti giorni di troppi fratelli e sorelle”. “Indurire il cuore, chiudere gli occhi o girarsi dall’altra parte – ammonisce Morfino – è da prigionieri di noi stessi e del nostro egoismo e, tante volte, della marea di pregiudizi in cui inabissiamo”.