Cultura

Diocesi: Prato, un quiz-concorso “a caccia di tesori”

Quali strumenti suonano gli angioletti scolpiti da Donatello sulla balaustra del pulpito? In quale opera custodita in Palazzo Pretorio compaiono un cane, un angelo e un pesce? Rispondendo a dieci domande come queste non solo si potrà dimostrare di conoscere Prato e le sue bellezze artistiche ma si potranno vincere ricchi premi. La diocesi e l’associazione ArteMìa lanciano “A caccia di tesori pratesi!”, un quiz-concorso aperto a tutta la città, e non solo, che coinvolge le principali istituzioni museali del territorio riunite nel circuito Prato Musei: Centro Pecci, Museo di Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto, Museo dell’Opera del Duomo e complesso della cattedrale. L’obiettivo è valorizzare e far conoscere, in primis ai pratesi, il ricco patrimonio storico artistico presente in città. “È una idea nata quasi per gioco parlando delle tantissime bellezze artistiche di Prato – dice il segretario della curia diocesana, Gabriele Bresci, tra gli ideatori del progetto –, possiamo definirla una iniziativa nata in famiglia assieme all’associazione ArteMìa che da tempo cura per conto della diocesi un ciclo di visite guidate nel complesso della cattedrale”.
Partecipare alla caccia al tesoro è molto semplice. Il gioco è suddiviso in due fasi, nella prima occorre rispondere correttamente a dieci domande, due per ciascun museo cittadino, pubblicate sul sito web di ArteMìa (artemia.it) e sulla pagina Facebook dell’associazione. Per farlo c’è tempo fino al 31 dicembre di quest’anno. Le risposte andranno inviate via email all’indirizzo info@artemiaprato.it oppure tramite sms o Whatsapp al numero 340-5101749. Chi avrà risposto correttamente alle dieci domande potrà partecipare ad una estrazione in programma nel gennaio del 2018. I fortunati avranno accesso alla prova finale, consistente in un nuovo quiz, sempre a tema pratese. Il sottotitolo di questa iniziativa di ArteMìa è “un Duomo di Prato che non ti aspetti”. Si tratta di un ciclo di incontri a carattere mensile, solitamente il terzo sabato del mese, nei quali i visitatori sono accompagnati alla scoperta dei luoghi meno conosciuti del complesso della cattedrale di Santo Stefano.