Ordinazione episcopale

Diocesi: mons. Giombanco (Patti), “stiamo accanto alla nostra gente, sosteniamola e incoraggiamola, facendo crescere legalità e giustizia”

Con l’ordinazione episcopale nel santuario mariano della Madonna nera di Tindari, mons. Guglielmo Giombanco è stato consacrato vescovo e ha dato inizio al suo ministero nella “amata” Chiesa di Patti. “Andiamo insieme lungo i sentieri della storia – sono state le prime parole pronunciate dopo l’ordinazione episcopale da mons. Giombanco – e percorriamo le strade indicate dal Vangelo, con l’integrità della fede, con la passione degli apostoli, con l’audacia della carità e con la fiducia dei figli, perché il mondo veda e creda”. “A te che divieni vescovo, auguriamo un contatto sempre più vitale con il Risorto perché tu sei chiamato a guidare i fedeli a ‘toccare’ Gesù. E questo – ha detto mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania e presidente della Conferenza episcopale siciliana, che ha presieduto la prima parte della celebrazione – deve avvenire con la coinvolgente spiegazione che la Chiesa ha sempre illustrato e che Papa Francesco ogni giorno rende più urgente e vuole più operativa anche a motivo delle circostanze in cui ci troviamo: dobbiamo toccare Gesù risorto nel suo vero corpo, cioè nelle persone ferite e umiliate nella loro dignità, come pure nei fratelli e nelle sorelle ammalate, abbandonate, nei minori a rischio e negli immigrati che ogni giorno incontriamo. Guardandoli e accogliendoli con rispetto e amore, essi ci offrono la possibilità di un vero e salvifico incontro con Lui”.
Poco prima della celebrazione, incontrando ufficialmente il sindaco di Patti e delle città che fanno parte della diocesi, insieme con i rappresentanti della società civile, politica e sociale, mons. Giombanco aveva posto l’accento sulla caratteristica cristiana del “vivere la fede immergendosi nella storia e nelle sue contraddizioni e nelle sue problematiche, mai evadendo dalla storia che è l’ambito del manifestarsi di Dio”. Tutto ciò “richiede – ha aggiunto – creatività, intelligenza, coraggio e responsabilità. Stiamo accanto alla nostra gente! Sosteniamola e incoraggiamola – ha esortato – facendo crescere un clima di legalità e di impegno per la giustizia. Aiutiamo chi è ancora più colpito dalla crisi economica promuovendo la cultura della solidarietà. Le nostre comunità, civili e religiose, hanno un grande passato ricco di storia, di cultura, di tradizioni religiose e sociali. Il ricordo di un passato glorioso, luminoso e fecondo deve suscitare in tutti il desiderio e l’audacia di costruire un grande futuro”. All’ordinazione episcopale sono intervenuti 30 vescovi e 300 sacerdoti.