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Cultura: Milano, “Tempo di libri”. Osservatorio sull’editoria cattolica, “cambia il profilo del lettore, più giovane e non credente”

(da Milano) “Chi sceglie un libro religioso oggi è più giovane, più attento e curioso nella ricerca di forme di spiritualità e senso della vita. Si tratta di persone con titoli di studio superiori (il 38% con laurea o diploma), professionisti e lavoratori autonomi (per il 28%)”. Numerosi i dati sull’editoria cattolica resi noti oggi a “Tempo di libri” (Rho Fiera Milano) con il Settimo Osservatorio sull’editoria religiosa. “Cambia anche il rapporto” tra lettore di libri religiosi “e pratica religiosa: il 37,7% di chi legge libri di argomento religioso è non praticante e non credente”. Ancora: i lettori di almeno un libro religioso “sono raddoppiati: sono 5 milioni e 700mila rispetto ai 2,7 milioni del 2010”. Il libro “religioso” fra l’altro “invade sempre più i territori del linguaggio pubblico: dallo scenario geopolitico a quello della bioetica e della famiglia fino ai fenomeni mediatici legati agli ultimi pontificati”. Altro fenomeno di rilievo: cresce ancora il peso degli editori laici nella produzione religiosa. “Il 26,6% dell’editoria religiosa nel 2016 è pubblicato da laici (1.449 titoli), mentre nel 2014 era il 24,1% dell’offerta”. In totale sono disponibili oltre 5.400 i titoli religiosi (5.455 titoli per la precisione) e rappresentano il 7,6% della produzione complessiva.