Riepilogo

Sir: le principali notizie di oggi dall’Italia e dal mondo. Ultimi tentativi per evitare la scissione nel Pd. Un nuovo bando su immigrazione firmato Trump. Massacri Isis in Iraq e Pakistan

Pd: ultimi tentativi per evitare la scissione

Disperato tentativo di Matteo Renzi di cercare una mediazione per evitare lo strappo con la minoranza all’assemblea di domenica, ma la situazione sembra ormai compromessa. L’ultimo incontro tra Lorenzo Guerini e Pier Luigi Bersani con la proposta renziana di un confronto programmatico nei tempi del congresso è stata respinta dall’ex segretario che chiede al leader dem e ai suoi di “fermarsi” e di non “stravolgere il Pd per le velleità di una persona sola”. Renzi, al Nazareno, ha incontrato tutti gli esponenti della maggioranza, da Piero Fassino a Maurizio Martina. Ma alla luce del fallito incontro tra Guerini e Bersani, l’impressione al vertice Pd è che la minoranza abbia tratto il dado della scissione.

Taxi fermi e proteste contro Uber. Il ministro Delrio convoca sindacati martedì 21 febbraio

Giornata nera ieri a Roma, Milano, Torino, Firenze: i tassisti hanno scatenato una protesta dopo la decisione di inserire nel decreto Milleproroghe quella che è stata definita una sanatoria pro-Uber: la sospensione per un altro anno di una serie di norme che dovrebbero regolamentare il servizio degli Ncc, l’attività di noleggio, omologandola a quella dei taxi. Sit-in e proteste si sono svolte nelle maggiori città italiane. Niente auto bianche negli aeroporti e presidio di taxi davanti al Senato. Il ministero dei Trasporti convocherà tutte le sigle sindacali dei tassisti per un incontro martedì prossimo, 21 febbraio.

Inchiesta Consip: indagato a Roma Tiziano Renzi

Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, è indagato dalla Procura di Roma nell’inchiesta sugli appalti Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione. Tiziano Renzi avrebbe ricevuto oggi un invito a comparire nel quale si ipotizza il reato di concorso in traffico di influenza. Il padre di Renzi sarà interrogato la prossima settimana. In base a quanto si apprende, i carabinieri gli avrebbero notificato ieri, a Scandicci, l’invito a comparire fissando l’interrogatorio già per la settimana prossima a piazzale Clodio. Sulla vicenda, in un’intervista al Corriere della Sera, Matteo Renzi ha detto: “Mio padre è già passato da una vicenda analoga tre anni fa. Dopo venti mesi” il caso “è stato archiviato. Spero che finisca nello stesso modo per questa indagine sul traffico di influenze”.

Roma: spunta una terza polizza e Raggi presenta un esposto in Procura contro Romeo

“Ora spunta anche una terza polizza intestata dal dott. Romeo a mio nome. Questa stipulata addirittura due giorni dopo che ho annunciato di aver ricevuto un invito a comparire dalla procura di Roma. È inaccettabile che il dott. Romeo abbia fatto una cosa del genere. Ne prendo totalmente le distanze. A questo punto con i miei avvocati presenterò un esposto in Procura per tutelare la mia persona”. Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha commentato la notizia riportata da alcuni quotidiani della terza polizza stipulata in suo favore dall’ex segretario del Campidoglio Salvatore Romeo.

Usa: Trump, a giorni nuovo bando immigrazione dopo la bocciatura da parte dei giudici

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato “un nuovo ordine esecutivo entro la prossima settimana per proteggere gli Usa”. Lo ha detto in conferenza stampa dopo la bocciatura da parte dei giudici del bando precedente. Il nuovo decreto sull’immigrazione sarà “fatto su misura” dopo la decisione della Corte d’appello del Nono Circuito, che ha confermato la sospensione sul bando degli arrivi da sette Paesi a maggioranza musulmana, ha aggiunto il presidente rispondendo a chi gli chiedeva i contenuti del nuovo decreto.

Massacri Isis in Pakistan-Iraq: kamikaze in un tempio sufi, autobomba in quartiere sciita

Almeno 39 sospetti terroristi sono stati uccisi dall’esercito pachistano in diversi raid in tutto il Paese dopo l’attentato al tempio sufi di Lal Shahbaz Qalandar, a Shewan, nella provincia meridionale di Sindh. Lo riferiscono fonti ufficiali. Nel massacro al tempio rivendicato dall’Isis sono morte circa 150 persone, tra cui donne e bambini, e diverse centinaia di feriti. È la strage più sanguinosa in Pakistan, ad opera di un attentatore suicida. Anche in Iraq, secondo la puntuale rivendicazione diffusa sempre da Amaq, l’agenzia di stampa di al Baghdadi, l’obiettivo erano gli sciiti. Qui il massacro è stato compiuto con un’autobomba, fatta esplodere nella parte sud di Baghdad, nel quartiere di Bayya, per l’appunto a maggioranza sciita. Il bilancio, anche in questo caso tuttora provvisorio, parla di 55 morti e almeno 70 feriti.