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“Rapidazione”. Il Papa ha citato questa parola, inventata dagli olandesi e simile “alla progressione geometrica nel tempo”, per descrivere la “celerità” in cui siamo immersi nell’epoca dei social network, oggetto di una delle domande degli studenti di Roma Tre. “È vero che c’è una celerità”, ha ammesso Francesco: “Gli olandesi avevano inventato una parola: ‘rapidazione’, come la progressione geometrica nel tempo. Il movimento quando arriva alla fine è più veloce, diceva già Aristotele. Il pericolo è di non avere il tempo di fermarsi per un’assimilazione, per pensare, riflettere”. “È importante abituarsi a questa comunicazione, senza che questa rapidazione mi tolga la libertà di dire no”, il suggerimento del Papa: “Abituarsi al dialogo a questa velocità”. “Tante volte una comunicazione così rapida, così leggera, può diventare liquida, senza consistenza: e questo è uno dei pericoli della società”, ha ammonito Francesco, “non è una parola mia, l’ha detto Bauman da tempo: liquidità senza consistenza”. “La sfida è trasformare la liquidità in concretezza”, l’invito di Francesco: “La parola per me chiave per rispondere alla domanda è concretezza. Contro la liquidità, la concretezza”.
“Pensiamo all’economia”, l’esempio scelto dal Papa: “Qual è il dramma oggi? Quando c’è un’economia liquida c’è mancanza di lavoro, disoccupazione. Quando c’è liquidità nell’economia non c’è lavoro concreto”. Poi un monito alla “nostra cara madre Europa”: “Come si può pensare che paesi sviluppati abbiano una disoccupazione giovanile così forte?”, l’interrogativo del Papa, che ha ricordato come le cifre della disoccupazione giovanile, nel nostro Continente, per i giovani dai 25 anni in giù vanno dal 40 fino a quasi il 60%. “Questa liquidità dell’economia toglie la concretezza del lavoro e toglie la cultura del lavoro, perché non si può lavorare. I giovani non sanno cosa fare!”, la denuncia di Francesco salutata da un applauso: “E i giovani che sono senza lavoro, perché non lo trovano, girano, girano, e li sfruttano. Alla fine l’amarezza del cuore li porta alle dipendenze o al suicidio”. “Dicono che le vere statistiche dei suicidi giovanili non sono pubblicate, si pubblica qualcosa ma non quelle vere”, ha riferito il Papa. “La mancanza di lavoro mi porta, mah vado dall’altra parte e mi arruolo esercito del terrorismo, almeno ho qualcosa da fare e do senso alla mia vita: è terribile!”, il grido d’allarme di Francesco, secondo il quale “l’economia liquida deve essere concreta. Per risolvere i problemi economici, sociali, culturali, ci vuole concretezza: altrimenti non si possono risolvere”. “Cercare soluzioni da proporre ai problemi reali, contro questa cultura liquida”, il compito assegnato all’ateneo.