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Papa Francesco: a Roma Tre, imparare a “prendere la vita come viene”. “Unità nella diversità”

Roma, 17 febbraio 2017: Papa Francesco all’Università Roma Tre (Siciliani-Gennari/SIR)

“È vero che cambiano le cose: l’epoca è diversa e dobbiamo prendere le cose come vengono”. Così il Papa ha risposto alla domanda di Riccardo Zucchetti, che ha citato una sua frase: “Stiamo vivendo non un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca”. “Se non impariamo a prendere la vita come viene, mai impareremo a viverla”, ha spiegato Francesco nel suo discorso a braccio agli studenti di Roma Tre: “È il primo passo”. Per Francesco, “la vita somiglia un po’ al portiere della squadra, che prende il pallone da dove lo buttano, e la vita la si deve prendere da dove viene!”.  “Non è soltanto i ‘Tempi moderni’ di Charlie Chaplin, è un’epoca diversa che viene da un parte da dove non mi aspettavo”, ha proseguito il Papa: “Ma devo prenderla, come viene, senza paura. La vita è così. Cambio di epoca”. “Noi dobbiamo cercare sempre l’unità”, l’invito del Papa, che “è cosa totalmente diversa dall’uniformità. L’unità ha bisogno, per essere una, delle differenze: unità nella diversità. L’unità si fa con la diversità”. “Viviamo epoca di globalizzazione – l’analisi di Francesco – e lo sbaglio è pensare la globalizzazione come se fosse un pallone, una sfera, dove ogni punto è a uguale distanza dal centro, non c’è differenza, tutto è uniforme”. “Questa uniformità è la distruzione dell’unità, perché ti toglie la capacità di essere differente”, ha ammonito il Papa soffermandosi sull’”unità delle differenze”: “Non la sfera, ma il poliedro: c’è una globalizzazione poliedrica, c’è un’unità, ma ogni persona, ogni razza, ogni Paese, ogni cultura sempre conserva la sua identità propria. E questa è l’unità nella diversità che la globalizzazione deve cercare”. “L’unità di una università va per quella strada: l’unità nella diversità”, la ricetta di Francesco: “E quando si fa questo le culture crescono e il livello culturale cresce, perché  c’è un dialogo continuo tra i lati del poliedro che sono uniti nell’unità”. “Il vero pericolo mondiale è concepire una unità, una globalizzazione nell’uniformità, e questo distrugge”, il monito del Papa: “La vera unità si fa nella diversità, e così possiamo parlare di una ‘communis patria’, perché siamo accommunati ma ognuno è diverso, ognuno è distinto: anche nel mondo, tutti siamo distinti, tutti siamo diversi”.