Televisione

“I ragazzi del Bambino Gesù”: mons. Viganò (SpC), “nel segno della ‘buona notizia’ di cui ci parla il Papa”

“Un coraggioso e delicato storytelling della malattia, di un’umanità giovane che si batte in maniera eroica per la salute, per la vita”; un documentario “nel segno della ‘buona notizia’ di cui ci parla papa Francesco”. Monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la comunicazione (SpC) della Santa Sede, definisce così le dieci puntate del progetto “I ragazzi del Bambino Gesù”, in onda su Rai Tre dal 19 febbraio (ore 22.50), illustrato questa mattina presso la sede della Rai e oggi pomeriggio, alla sua presenza, all’Auditorium San Paolo dell’ospedale pediatrico romano. Intervenuto alla proiezione in anteprima della prima puntata, mons. Viganò parla di “ragazzi capaci di mettersi in gioco anche nel racconto della loro esperienza, affinché tutto questo possa risultare occasione preziosa di confronto e conforto, in particolare per coloro che vivono le medesime avversità”. Secondo il prefetto della Spc, il lavoro “è certamente nel segno” di “quella ‘buona notizia’ di cui ci parla papa Francesco nel suo Messaggio per la 51a Giornata mondiale per le comunicazioni sociali” chiedendo “uno sforzo agli operatori della comunicazione, alla comunità tutta, nel raccontare i fatti, la cronaca, il mondo intorno, con una luce diversa, con la prospettiva della speranza”. Non si tratta, quindi, di “nascondere la gravità del male, le difficoltà che nascono da esso”. Serve però “un approccio diverso al racconto, bisogna trovare il modo di tracciare nelle storie un sentiero di possibilità e speranza”.