Famiglia

Evangelii Gaudium: mons. Forte (presidente Ceam), “sogniamo un nuovo impegno d’amore verso i giovani e con loro”

“I giovani dell’Abruzzo e Molise chiedono alla Chiesa di essere più presente nelle realtà concrete della vita attraverso un’azione non fatta di singoli eventi, ma che abbia a cuore la quotidianità che essi vivono senza separare la fede dalla vita di tutti i giorni”. Lo ha detto monsignor Bruno Forte, presidente della Conferenza episcopale Abruzzo-Molise (Ceam), aprendo oggi i lavori a Montesilvano del convegno delle diocesi della regione ecclesiastica con una relazione sulla Evangelii Gaudium. “Si rileva pure come i nostri giovani sognino una comunità non ingessata, che si faccia loro compagna di viaggio, una Chiesa che li ascolti prima di giudicare e parli il loro linguaggio. I giovani – ha aggiunto – sognano una Chiesa capace di essere umana, di vivere la presenza di Gesù in ogni situazione è di aiutarli a credere in Lui nel quotidiano, perfino nelle contraddizioni della vita. I giovani sembrano desiderare una Chiesa che non escluda nessuno, in cui tutti siano in cammino e che riconosca come unica cartina tornasole il Vangelo: una Chiesa che vada incontro all’uomo così come è, perché nella piena libertà possa incontrare Gesù”. Per mons. Forte, “occorre una nuova missione verso il mondo giovanile in cui i nostri giovani siano chiamati a ‘compromettersi’ per Gesù nei luoghi della loro vita: scuola, università, lavoro, centri Caritas, luoghi di svago”.