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Diocesi: mons. Magarotto (emerito Vittorio Veneto) compie 90 anni. “Un grande grazie alla divina Provvidenza”

“Sento il bisogno di dire un grande grazie alla divina Provvidenza per la sua continua protezione e ai miei familiari e a quanti mi hanno fatto del bene. In 90 anni di vita non ricordo di avere mai passato una giornata in malattia. Mi sento privilegiato, pur avvertendo un progressivo decadimento generale”. Lo afferma il vescovo emerito di Vittorio Veneto, monsignor Alfredo Magarotto, in un’intervista al settimanale diocesano “L’Azione”. Magarotto, che ieri ha festeggiato il 90° compleanno, da sette anni risiede all’Opera della Provvidenza S. Antonio di Sarmeola di Rubano, nella periferia di Padova. Gran parte della giornata “oltre che alla lettura e ad eventuali visite – racconta il vescovo – la dedico volentieri agli ospiti della Casa, oltre 600, che incontro nei vari reparti e laboratori o lungo la grande galleria centrale. Alla guida della comunità ecclesiale di Vittorio Veento fino al 2003, mons. Magarotto partecipa “alla vita della diocesi, con la mia preghiera e seguendo, attraverso ‘L’Azione’, le molte attività che vi si svolgono”. “Ringrazio il vescovo Corrado per la fraterna amicizia e le attenzioni che ha verso di me”, aggiunge, esprimendo “la più viva riconoscenza alla diocesi di Vittorio Veneto per la presenza che da sempre offre a questa Casa, con le visite di parrocchie, gruppi, l’esperienza di volontariato dei seminaristi e generosi aiuti materiali”. “Nelle mie preghiere – rivela il vescovo – metto sempre tante intenzioni, non dimentico mai le mie diocesi di Padova, Chioggia, Vittorio Veneto. Al primo posto ci sono sempre i giovani e le vocazioni”. “Conservo ancora viva l’emozione provata nel primo incontro che ebbi con Papa Francesco, poco dopo la sua elezione”, ricorda Magarotto, secondo cui “la Chiesa che egli sogna” è “una Chiesa in uscita, una Chiesa in missione”. “Mi sembra sia questa anche la scelta pastorale della Chiesa di Vittorio Veneto”, conclude.