Chiese in Europa

Irlanda: vescovi su Brexit, si lavori a “soluzioni che consolidino ciò che è già stato raggiunto e le istituzioni che hanno consentito sviluppo politico ed economico”

“I vescovi sollecitano tutti coloro che sono coinvolti nella attuale prima fase dei negoziati di Brexit a lavorare verso soluzioni che consolidino e portino avanti” sia “ciò che è stato raggiunto con gli accordi del Venerdì Santo e con la pace” sia “le istituzioni che hanno consentito lo sviluppo politico ed economico negli ultimi anni”. Il messaggio arriva dalla Conferenza episcopale dell’Irlanda, di cui fanno parte tutti i vescovi dell’isola, che ha tenuto la sua assemblea plenaria nei giorni scorsi a Maynooth. Nel loro comunicato alla fine dei lavori si afferma che “il popolo dell’Irlanda del Nord ha bisogno di segni di speranza. Il bene comune di tutti i suoi cittadini deve essere il principio guida per tracciare la strada da percorrere”. “L’attuale alto livello di incertezza nella vita politica”, segnalano i vescovi, si ripercuote “maggiormente sui più deboli”, generando “preoccupazione”. A Maynooth i vescovi hanno anche discusso del voto previsto il 13 dicembre all’Oireachtas riguardo la rimozione della Costituzione dell’articolo che protegge la vita del bambino non nato e hanno rivolto un appello ai membri per Parlamento a “riflettere su come la società possa rispondere al meglio alle esigenze personali delle donne all’interno di un quadro legale e costituzionale che riconosca il diritto alla vita del nascituro, insieme con lo stesso diritto alla vita della madre”. I vescovi ribadiscono che “l’articolo 40.3.3 ha una visione basata sul rispetto della vita di ogni persona e la sua rimozione non può avere altro effetto se non quello di esporre i bambini non nati a un rischio maggiore”.