Poveri

Ordinanza anti-accattonaggio Como: mons. Cantoni (vescovo), “senza cuore i problemi non si affrontano né si risolvono”

“Serve un cuore grande per accogliere questo tipo di fragilità. Senza cuore i problemi non si affrontano e non si risolvono. Non si risolvono a tavolino e neanche con le ordinanze. Ma rimboccandosi le maniche e mettendosi in gioco di persona, con un’attenzione delicata a coloro che hanno bisogno”. Lo ha dichiarato ieri il vescovo di Como Oscar Cantoni – come ricorda il settimanale della diocesi di Como – in merito ai fatti degli ultimi giorni con le polemiche seguite all’ordinanza firmata dal sindaco di Como, Mario Landriscina, contro l’accattonaggio e i bivacchi in centro. Un’ordinanza finita nell’occhio del ciclone dopo che, nella mattinata di domenica 17 dicembre, alcuni agenti di polizia municipale avevano vietato ad un gruppo di volontari di distribuire la colazione ad alcuni senza tetto. “La scelta di emanare un’ordinanza – ha aggiunto mons. Cantoni – è una questione di tipo politico. Come cristiani dobbiamo continuare a lavorare, a impegnarci, nel dono di noi stessi, manifestando vicinanza ai poveri e ai più poveri fra i poveri, per coloro che alla mancanza di risorse materiali aggiungono fragilità e marginalità personali che chiedono di essere capite e accolte”. Proprio in questi giorni il vescovo Cantoni è ritornato in più occasione sul tema delle povertà e della vicinanza agli ultimi. “Credo che la questione debba essere riportata in un solco di correttezza – ha aggiunto il presule -. I problemi si possono risolvere cercando di capire insieme cosa si può fare e non con le polemiche. Lo stile deve essere quello del dialogo. La carità non avrà mai fine, dice San Paolo, e la comunità cristiana, da parte sua, continuerà a impegnarsi per non far mancare aiuto e vicinanza a nessuno, in particolare a coloro che più di altri mostrano di essere effettivamente in situazione di bisogno».