Indagine

Mafia e massoneria: Bindi (Commissione parlamentare), “193 appartenenti alle logge con procedimenti penali in corso per reati di mafia”

“Sono circa 200 i nominativi – 193 per l’esattezza – appartenenti alle logge massoniche con 350 procedimenti penali in corso, alcuni dei quali si sono conclusi con sentenze di condanna per reati di mafia”. Lo dice al Sir la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, che oggi presenta, a Roma, in una conferenza stampa i contenuti della Relazione sulle infiltrazioni mafiose nella massoneria in Sicilia e Calabria. “Per l’indagine – spiega Bindi, in un’ampia intervista sul contrasto alla mafia e alla corruzione quest’anno in Italia, che sarà pubblicata nei prossimi giorni dal Sir – noi ci siamo soffermati sulle infiltrazioni mafiose nella massoneria solo in Calabria e Sicilia, ma riteniamo che un’inchiesta del genere debba riguardare tutto il Paese perché la massoneria e le mafie sono presenti ormai in tutta l’Italia”. La presidente della Commissione parlamentare racconta anche delle difficoltà trovate in questo lavoro: “In questa nostra inchiesta abbiamo sperimentato la resistenza, in nome della privacy, da parte delle organizzazioni massoniche, che, in questo modo, non hanno offerto collaborazione. Appongono la questione della privacy, ma sono delle vere e proprie società segrete”. Il fatto, poi, che l’indagine abbia individuato circa 200 nominativi con processi per mafia in corso o già condannati dimostra che “c’è una realtà associativa, di fatto segreta, che tollera al proprio interno la presenza della mafia”.