Migranti

Libia: p. Zerai (Habeshia), “un migliaio di profughi eritrei ed etiopi sequestrati da mesi vicino Sebha”

Oltre mille profughi eritrei ed etiopi vivono da 6 mesi segregati e sequestrati da bande criminali nella località chiamata Berk non lontano da Sebha, in Libia. A lanciare l’ennesimo allarme è padre Mussie Zerai, presidente dell’agenzia Habeshia, secondo il quale “chi li tiene sequestrati pare sia un cittadino sudanese di nome Azi Aziz con la complicità di amministratori locali”. “I sequestratori pretendono soldi dalle loro vittime – denuncia il sacerdote eritreo – circa la metà ha già pagato, l’altra metà non paga perché non ha i soldi, perciò tutti giorni subiscono maltrattamenti e violenze fisiche, psicologiche e continue minacce di morte, o di essere venduti come schiavi se non pagano”. In questo lager, prosegue, “sono già morte 5-6 persone a cause di percosse e malnutrizione, totale assenza di assistenza medica in caso di malattie”. Padre Zerai chiede alle autorità libiche ed italiane e “a chiunque possa intervenire di liberare e trasferire queste persone in un luogo protetto e sicuro il più presto possibile”.