Sulla scia della Giornata mondiale

Diocesi: Albano, lettera pastorale di mons. Semeraro “Toccare la carne di Cristo”. “I nostri poveri e le nostre povertà”

“Una giornata che durerà sino alla fine dei tempi: fu questa la mia prima, interiore reazione apprendendo che Francesco aveva istituito la Giornata mondiale dei poveri, e mi spiego. Di giornate mondiali celebrate nella Chiesa ve ne sono già diverse e da molti anni…”. La Giornata mondiale dei poveri, però, “è davvero per la fine dei tempi, poiché Gesù stesso ci ha detto che i poveri li avremo sempre con noi”. La confidenza è di mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, nella lettera pastorale “Toccare la carne di Cristo”, diffusa in diocesi. Il testo (70 pagine) si articola in tre parti: la prima sulla nuova giornata mondiale istituita da Papa Bergoglio (riflessioni su “I poveri li avete con voi sempre”, “Cristo, povero sempre con noi”, “Chiesa povera per i poveri”, “I nostri poveri e le nostre povertà”. La parte seconda racconta i “piccoli semi per un fiorente raccolto”, con le opere-segno della Caritas diocesana e di altre realtà sul territorio; la terza parte, “Andare verso la ‘carne di Cristo’” prevede tre capitoli: Cosa occorre all’operatore Caritas; I due sensi che ci accostano alla “carne” di Cristo; Toccare la “carne” di Cristo. “Ho voluto scrivere a voi, amici della Caritas diocesana e di tutte le realtà caritative che abbelliscono la Chiesa di Albano, per dirvi grazie anzitutto; poi – afferma il vescovo – per rassicurarvi della mia stima e della mia riconoscenza, per confermarvi nelle motivazioni e anche per offrirvi, almeno lo spero, ulteriori spunti di riflessione. Questa Lettera, però, intende, com’è ho scritto, raggiungere tutti gli operatori pastorali nella nostra diocesi”.