Rapporto

Rohingya: Save the Children, “i ministri degli Esteri degli altri Paesi fermino le violenze in Myanmar”

“A pochi giorni dalla riunione dei ministri degli Esteri di Europa, Asia Australia e Nuova Zelanda, che si terrà lunedì e martedì nella capitale del Myanmar Naypyidaw, Save the Children chiede di agire immediatamente per fermare le violenze contro le comunità Rohingya”. È l’appello lanciato dall’ong nel rapporto “Gli orrori che non dimenticherò mai”, pubblicato oggi, che raccoglie le testimonianze di diversi bambini Rohingya in fuga dal Myanmar. “Quasi ogni bambino con cui abbiamo parlato ha assistito a cose alle quali nessun minore al mondo dovrebbe essere esposto – ha dichiarato Helle Thorning-Schmidt, direttore generale di Save the Children International, che recentemente ha visitato i rifugiati Rohingya a Cox’s Bazar, in Bangladesh -. Ci hanno raccontato di massacri, di stupri multipli e di loro familiari bruciati vivi. Con oltre la metà dei rifugiati Rohingya, che ha meno di 18 anni, possiamo parlare di vera e propria emergenza bambini. Molti di loro sono profondamente traumatizzati da quello che hanno dovuto subire e ora stanno vivendo in un posto in cui nessun bambino dovrebbe vivere”. Da qui l’esortazione ai ministri degli Esteri degli altri Paesi di “unire la loro voce e sfruttare la loro influenza diplomatica con il Myanmar. Devono usare tutti i mezzi finanziari e diplomatici a disposizione per porre fine alla crisi e garantire ai bambini la protezione di cui hanno bisogno. Vogliamo che le violenze cessino immediatamente, che i responsabili di questi orrori vengano assicurati alla giustizia e che venga garantito l’accesso umanitario senza ostacoli nel nord dello Stato di Rakhine”.