Cooperazione

Siria: accordo Ospedale Bambino Gesù-Oms. Enoc (presidente), “per la stabilizzazione e il futuro del Paese”

“Non si tratta di un accordo emergenziale. Con questa firma abbiamo voluto dare la nostra disponibilità al Paese per la sua ricostruzione, stabilizzazione e il suo futuro”. Così Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, commenta al Sir l’accordo di collaborazione tra l’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) e l’Ospedale pediatrico che ha come obiettivo il supporto al sistema sanitario della Siria per migliorare l’assistenza per bambini e adolescenti attraverso l’aggiornamento della formazione specialistica del personale medico ed infermieristico dell’Ospedale pediatrico universitario e del Centro cardiovascolare dell’Ospedale dell’Università Al‐Muwassat di Damasco. Il programma avrà una durata iniziale di 3 anni. “La Siria – dichiara Enoc – ha sempre avuto un sistema sanitario nazionale di grande livello e questo aiuto è mirato a fare sì che ritorni a quel livello e che soprattutto i giovani che stanno lavorando nel Paese – perché molti medici siriani purtroppo sono andati via – abbiano una adeguata formazione e specialità perché i bambini possano continuare anche in futuro a essere curati al meglio come lo sono i piccoli pazienti del Bambino Gesù”. Accanto alla formazione Enoc ha offerto la disponibilità del nosocomio romano “in alcuni casi di emergenza, ad accogliere qui alcuni bambini per alcuni interventi particolari come anche specializzandi che possano stare un periodo qui da noi per poi tornare a dare esami in Siria. Questo è lo stile con cui lavoriamo”. “Stiamo pensando di andare a fare formazione anche ad Aleppo, nell’ospedale universitario, come chiesto dall’Oms, con cui abbiamo scelto di lavorare perché legata all’Onu e perché ci sembrava completamente fuori da ogni politica”. L’opera di cooperazione del Bambino Gesù non si limita solo alla Siria. “Il nostro Ospedale – dichiara la sua presidente – ha in corso numerose missioni internazionali e svolge programmi di cooperazione con diversi Paesi del mondo: Giordania, Russia, Cina, Georgia. Abbiamo una richiesta di formazione dalla Costa d’Avorio, che pure ha un’alta sanità. In Russia ci occuperemo di neuro-riabilitazione, in Cina di cardiochirurgia. L’importante è che questa capacità di cura che ha il Bambino Gesù possa essere donata a tutti coloro che ne hanno bisogno”. La firma dell’accordo è avvenuta all’interno di una visita di tre giorni al Bambino Gesù della rappresentante Oms e dei suoi collaboratori. Durante questo tempo la delegazione visiterà anche i reparti di riabilitazione delle sedi di Palidoro e Santa Marinella per valutare la fattibilità di un progetto di formazione sulla riabilitazione dopo l’impianto di arti artificiali.