300 anni da Aparecida

Papa Francesco: videomessaggio, “il cristiano non può mai essere pessimista”, no a “egoismo” e “corruzione”

foto SIR/Marco Calvarese

“Nel 1717, nel momento stesso in cui emerse dalle acque per mano di quei pescatori, la Vergine Madre Aparecida li ispirò ad avere fiducia in Dio, che ci sorprende sempre”.  Lo dice il Papa, nel videomessaggio inviato oggi in occasione della Festa di Nostra Signora Aparecida, patrona del Brasile, nell’Anno Mariano del Giubileo dei 300 anni dal ritrovamento dell’immagine della Vergine Madre Aparecida. “Pesci in abbondanza, grazia diffusa in modo concreto nella vita di coloro che erano timorosi davanti ai poteri costituiti”, prosegue Francesco: “Dio li sorprese, perché Colui che ci ha creato nell’Amore infinito, ci sorprende sempre. Dio ci sorprende sempre!”. “In questo Giubileo nel quale festeggiamo i 300 anni di quella sorpresa di Dio, siamo invitati a essere gioiosi e grati”, la consegna: “E questa gioia, che promana dai vostri cuori, possa traboccare e raggiungere ogni angolo del Brasile, soprattutto le periferie geografiche, sociali ed esistenziali, che tanto bramano una goccia di speranza. Il semplice sorriso di Maria, che riusciamo a scorgere nella sua immagine, sia fonte del sorriso di ognuno di voi dinanzi alle difficoltà della vita. Il cristiano non può mai essere pessimista!”.
“Oggi il Brasile ha bisogno di uomini e donne che, colmi di speranza e saldi nella fede, siano testimoni del fatto che l’amore, manifestato nella solidarietà e nella condivisione, è più forte e luminoso delle tenebre dell’egoismo e della corruzione”, la conclusione del videomessaggio, in cui il Papa confessa di avere “grande nostalgia del Brasile”.