Crisi

Ilva: mons. Molinari (Genova), “tutto sia compiuto nell’interesse dei lavoratori e del tessuto industriale del nostro Paese”

“La solidarietà ai lavoratori dell’Ilva ci tocca profondamente, è lontana da ogni ombra di retorica ed è segnata da vicinanza e condivisione”. A scriverlo è mons. Luigi Molinari, vicario episcopale per il mondo del lavoro della diocesi di Genova e “decano” dei cappellani del lavoro. In un editoriale pubblicato sul settimanale cattolico diocesano, “Il Cittadino”, mons. Molinari parla della vertenza dell’Ilva come di “una realtà che coinvolge e tocca profondamente il nostro cuore” e che “tocca le radici del tessuto umano della nostra città, duramente provato dalla crisi del lavoro e dalle inevitabili tensioni sociali che ne derivano”. Ha quindi sottolineato che “la recente accoglienza riservata al Santo Padre ha dimostrato quanto sia profondo il legame della Chiesa genovese con lo stabilimento Ilva di Cornigliano”. Il vicario episcopale ha parlato delle “organizzazioni sindacali che si trovano davanti a un compito assai impegnativo: salvaguardare i diritti dei lavoratori, cercare di capire quali prospettive attuali e future il piano industriale della Arcelor Mittal prevede per lo stabilimento, quali investimenti sono previsti”. Ha sottolineato che “la vertenza Ilva è posta in buona parte nelle mani del Governo” che “è chiamato in causa per ciò che è stato fatto, per ciò che è stato omesso e per ciò che oggi va fatto in tema di ‘politica industriale'”. L’auspicio è che “tutto sia compiuto nell’interesse dei lavoratori e del tessuto industriale del nostro Paese, fonte di lavoro per moltissime persone”. Da parte sua, ha concluso, “la Chiesa genovese, nell’assoluto rispetto dei compiti delle pubbliche istituzioni, delle proprietà e delle organizzazioni sindacali ha cercato di aprire un dialogo nell’interesse dei lavoratori e della città. E con questo stile è ben lieta di poter contribuire alla giusta soluzione della vertenza Ilva”.