Politica

Brexit: Barnier (Ue) sul quinto round di negoziati, “spirito costruttivo ma nessun passo avanti”

Bruxelles, 12 ottobre: conferenza stampa di David Davis (Regno Unito, a sinistra) e Michel Barnier (Ue)

(Bruxelles) Un nuovo, il quinto, round di negoziati per il Brexit si è concluso stamane a Bruxelles. Nonostante lo “spirito costruttivo” non è stato fatto “alcun grosso passo avanti”, ha dovuto dichiarare Michel Barnier, negoziatore per la Commissione europea, in conferenza stampa. Sul tavolo sempre ancora i tre primi grossi capitoli dei negoziati: i diritti dei cittadini, l’Irlanda del Nord, i conti che il Regno Unito deve saldare per gli impegni presi al tavolo dei 28. Permangono diverse “divergenze”, ha riferito Barnier, tra cui le riunificazioni familiari e l’esportazione dei benefici sociali. Permane inoltre l’empasse per i conti che la Gran Bretagna non ha ancora preparato sull’ammontare degli impegni economici con l’Ue, stallo che ha pesanti ricadute sui “contribuenti e i progetti di investimento in Europa”. Per Barnier è chiaro che al Consiglio europeo della prossima settimana “non si potrà aprire la discussione sulla collaborazione futura”, sui rapporti economici Ue-Regno Unito dopo il Brexit. Sarebbe invece l’auspicio del suo interlocutore David Davis, segretario di Stato britannico per l’uscita dall’Ue. Davis vorrebbe ricevere dal Consiglio europeo il via libera per parlare di futuro, aldilà dei temi dei negoziati. Barnier però in conferenza stampa l’ha ribadito più e più volte: “l’Ue ha la volontà di cooperare con il Regno Unito, non appena sarà terminata questa prima tappa”. Questo è il mandato ricevuto dalla Commissione e dal Parlamento. Londra “deve assumere le conseguenze della sua scelta”.