Società

Disabili: vescovi siciliani, si creino “percorsi virtuosi ad hoc”

Un’esortazione ferma e accorata, diretta all’assessore regionale alla Famiglia, perché “si creino percorsi virtuosi a favore delle persone disabili”. Porta la firma dei vescovi di Sicilia che, alla fine della loro sessione invernale di lavoro, hanno reso pubblica una nota nella quale chiedono “di rendere più stabili e certi i servizi scolastici ed extrascolastici”, ma anche “di redigere il Progetto individualizzato di vita per l’autodeterminazione e l’inclusione sociale”. Le priorità individuate e citate nella nota, però, sebbene urgenti, non sono le uniche che stanno a cuore alle Chiese di Sicilia. Accogliendo l’invito del garante delle persone con disabilità, infatti, i presuli si rivolgono alle autorità competenti perché “siano sempre più presenti e coinvolte nelle fasi di programmazione delle iniziative a favore dei soggetti con disabilità”.

Sebbene non inserito nell’ordine del giorno dei lavori, i vescovi delle diciotto diocesi dell’Isola si sono espressi anche in merito alla cosiddetta “questione delle frodi”, cioè alla Relazione annuale della Corte dei Conti, inviata al Parlamento, riguardante l’anno 2015, “nella quale la magistratura contabile fa emergere una situazione di irregolarità e frodi di cui la Sicilia risulta avere un primato negativo assoluto tra le regioni italiane”. I vescovi, a tal proposito, esprimono “preoccupazione e rincrescimento per un malcostume che non solo danneggia l’immagine dei siciliani onesti, ma soprattutto mina i fondamenti dell’agire etico e rende problematici gli sforzi della parte sana della società per un riscatto morale e sociale della nostra gente”.