"Vero, verosimile, post-verità"

Comunicazione: Milano, presentazione indagine Istituto Toniolo e incontro card. Scola con giornalisti

Tre giovani su quattro si accorgono quando le notizie diffuse sui social media sono false. Nonostante ciò, l’11,2% condivide tutto in modo indiscriminato ritenendo che sia impossibile controllarne la veridicità. Tuttavia questo atteggiamento cambia con il titolo di studio. La percentuale di chi non adotta alcuna strategia e diffonde in modo acritico quello che trova in rete tocca il 15% tra chi non è andato oltre le scuole dell’obbligo, il 9,6% tra coloro che hanno un diploma, l’8,8% tra chi possiede un titolo universitario. Sono questi alcuni dei dati inediti tratti da un’indagine di approfondimento dell’“Osservatorio Giovani” dell’Istituto Giuseppe Toniolo su “Diffusione, uso, insidie dei social network”, condotta a gennaio 2017 su un campione di 2.182 persone, rappresentativo dei giovani italiani di età 20-34 anni. I dati della ricerca faranno da sfondo al tradizionale incontro dell’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, con i giornalisti e comunicatori che si svolgerà domani, sabato 28 gennaio, alle 10.30, all’Istituto dei Ciechi di Milano (via Vivaio 7) dedicato proprio al tema “Vero, verosimile, post-verità”.
Il cardinale Scola dialogherà con Daria Bignardi (direttore RaiTre), Carlo Verdelli (direttore dimissionario dell’informazione Rai) e Massimo Bernardini (autore e conduttore di “TvTalk” su RaiTre). Si rifletterà “sulla deriva attuale di molta comunicazione. Oltre al male del verosimile – notizie con alcuni fondamenti di verità opportunamente ‘adattati’ – oggi la grande degenerazione è la post-verità”: “informazioni inventate – spiegano un comunicato stampa – che spuntano a partire da fatti o situazioni con qualche fondamento nel vero”. Durante l’incontro saranno messe a confronto e in dialogo con l’arcivescovo esperienze differenti di giornalismo: digitale, televisivo, della carta stampata. Il convegno è organizzo dall’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Milano in collaborazione con l’Unione cattolica stampa italiana.