Brexit
(Londra) – È una presa di posizione importante nel dibattito che, da metà febbraio, coinvolge tutto il Regno Unito e divide la sua classe politica e, in particolare, il partito conservatore del premier Cameron, tra chi vuole rimanere nell’Unione europea e chi vuole andarsene. Questa volta a parlare di Brexit è Mark Carney, governatore della Banca d’Inghilterra, istituzione responsabile della stabilità finanziaria e monetaria del Paese. “L’uscita dalla Ue”, ha dichiarato oggi Carney, cattolico, “sarebbe il più grave rischio interno alla stabilità del Paese”. Carney è apparso davanti alla commissione del Tesoro del parlamento di Westminster per parlare dei costi e dei vantaggi economici e finanziari della presenza del Regno Unito nell’Unione europea a poco più di tre mesi dal referendum del 23 giugno nel quale i cittadini britannici dovranno decidere se rimanere nell’Ue o abbandonarla. Secondo Carney, l’Ue ha garantito il dinamismo dell’economia britannica che potrebbe venire rallentato nel caso di un Brexit perché “l’incertezza danneggerebbe investimenti e spese delle famiglie”. Carney è stato accusato, da Jacob Rees-Mogg, uno dei leader dell’area scettica del partito conservatore, di “essere pro Ue” e di aver fatto commenti “non all’altezza della dignità della Banca d’Inghilterra”.