Otto marzo
“Se la società diventasse meritocratica, non avremmo più problemi di genere”. Ne è convinta Sarah Varetto, direttrice SkyTg24. Nel suo intervento, questo pomeriggio alla Camera dei deputati, al seminario “Genere femminile e media. L’informazione sulle donne può cambiare”, promosso in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti e l’Intergruppo parlamentare per le donne, i diritti e le pari opportunità, Varetto ha osservato che “le donne di potere sono raccontate in modo diverso dagli uomini di potere perché non fanno parte del nostro quotidiano, ce ne sono poche”. Citando la propria esperienza precedente di giornalista economica e sottolineando che dei 190 banchieri centrali nel mondo meno del 10% sono donne, ha osservato: “Il modo di parlarne, che spesso si sofferma su particolari del vestire o dell’aspetto, riduce tutto a macchietta”, così come, in un ambito ben più drammatico, “i migranti morti nelle stragi del mare diventano solo numeri”. SI tratta, pure in contesti diversi, di “un meccanismo di assuefazione che non induce più reazioni nell’opinione pubblica”. Per Luigi Contu, direttore dell’Ansa, “l’informazione non sa raccontare il ruolo e la partecipazione delle donne perché è molto lontana dalla vita reale. Al di là del linguaggio si tratta di un problema generale di qualità”.