Profughi

Bambini migranti e rifugiati: Unicef, a Idomeni “situazione disperata inaccettabile. Ue rispetti diritti “

A seguito dell’esito del vertice dell’Unione europea con la Turchia, l’Unicef ribadisce oggi che “nella realizzazione di queste decisioni il principio umanitario di base del ‘non nuocere’ deve guidare le autorità in tutta l’Europa, nei Balcani e in Turchia in ogni passo quando si ha a che fare con i bambini rifugiati e migranti”. L’Unicef invita gli Stati a “rispettare i propri obblighi e responsabilità”: “Garantire, prima di tutto, i diritti dei bambini a richiedere protezione internazionale; i bambini non dovrebbero essere rimandati indietro se corrono rischi, inclusi detenzione, reclutamento forzato, traffico o abuso; stabilire canali sicuri e legali per i bambini in fuga da guerra e conflitti attraverso misure che comprendano la riunificazione familiare, così che questi bambini, in particolar modo quelli non accompagnati, non cadano vittime dei trafficanti”. “La situazione disperata che si sta compiendo ai confini della Grecia e della ex Repubblica Jugoslava di Macedonia – afferma Unicef -, rimane inaccettabile per i bambini che rappresentano la maggioranza di coloro che si trovano al confine di Idomeni, nel nord della Grecia. I bambini hanno già sopportato troppo –  scappando da guerre e conflitti e intraprendendo traversate pericolose. È un altro colpo il fatto che debbano dormire all’aperto, senza accesso ai servizi di base e senza sapere se potranno continuare il loro viaggio o se saranno costretti a tornare indietro. I bambini in queste situazioni sono a maggior rischio di essere vittime di trafficanti e i loro diritti devono avere la priorità”. L’Unicef si dice “pronto a sostenere il governo della Grecia per trovare soluzioni immediate per i bambini migranti e rifugiati”.