Ambiente

Ecologia: Bologna (Wwf), “alta resilienza e bassa vulnerabilità” per “governare i sistemi sociali ed ecologici”

“Alta resilienza e bassa vulnerabilità: questi gli strumenti per governare al meglio i sistemi sociali ed ecologici”, nella convinzione che “il rispetto dei limiti biofisici del sistema terra è legato anche al rispetto dei confini sociali”. Lo ha detto questa sera a Roma Gianfranco Bologna, direttore scientifico Wwf, nel suo intervento al seminario “Per una nuova ecologia integrale”, promosso da Retinopera. “Dall’inizio delle rilevazioni a livello mondiale delle temperature (1901) – ha spiegato – , la media delle temperature più elevate si è registrata nel 2015. Oggi con l’intervento umano stiamo modificando una dinamica di equilibrio del pianeta, e ci troviamo in quella situazione che la comunità scientifica chiama ‘antropocene’. Una situazione completamente nuova anche dal punto di vista sociale, in cui dobbiamo aspettarci anche l’inatteso”. Bologna ha sottolineato lo sforzo che la comunità scientifica che si occupa di cambiamenti globali sta facendo per invitare a non oltrepassare i ‘confini planetari’ (Planetary boundaries), ossia rispettare i limiti biofisici del sistema terra ai quali sono legati anche i confini sociali. Uno spazio sicuro e giusto per l’umanità è legato ad uno sviluppo economico sostenibile ed inclusivo”. Tutti “possiamo avere senso di responsabilità perché alcuni punti critici non vengano sorpassati, sia a livello biofisico, sia a livello sociale”. Di qui l’impegno per “mettere in piedi una sorta di alleanza nazionale per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile”. La legge di stabilità, ha concluso, “prevede l’elaborazione di una strategia nazionale e la scelta di tutto questo è nelle nostre mani”.