Ddl Cirinnà

Unioni civili: Forum famiglie Emilia Romagna, “manca un riconoscimento effettivo del valore della ‘famiglia’”

“Il ddl Cirinnà sulle unioni civili, comunque venga emendato, rimane una trappola attraverso la quale si vuole far passare un concetto pratico di ‘famiglia’ in netto contrasto con la ‘società naturale fondata sul matrimonio’ riconosciuta dall’art. 29 della nostra Costituzione. Il suo vero scopo non è tanto riconoscere dei diritti, in larghissima parte già concessi dalla legislazione ordinaria, quanto imporre un’ideologia, quella del ‘gender’, come nuovo modello culturale per la popolazione italiana, senza curarsi delle ricadute sulle persone più fragili, quali i bambini, che la natura vuole generati nel grembo di una mamma e custoditi ed educati da una madre e da un padre”. Sono osservazioni del Forum delle associazioni familiari dell’Emilia Romagna. “Quello che manca in realtà, nella legislazione del nostro Paese, è un riconoscimento effettivo del valore della ‘famiglia’, che costituisce la vera base della società civile, e un suo sostegno adeguato nelle funzioni indispensabili che si trova a svolgere al servizio della stessa società. Per questo stiamo assistendo a una perdita di identità, con il calo drammatico dei matrimoni e una crisi demografica che proietta preoccupanti ombre sul futuro della popolazione italiana”. La difesa della famiglia è “un’impresa da portare avanti non solo per motivi religiosi ma, molto laicamente, per il ‘benessere’ del mondo in cui viviamo, a partire dalle più giovani generazioni che ne costituiscono il futuro”. Per questi motivi il Forum delle associazioni familiari dell’Emilia-Romagna “si trova in pieno accordo con il Comitato Difendiamo i Nostri Figli nel sostenere la partecipazione al Family Day del 30 gennaio, invitando le numerose associazioni che ne fanno parte a organizzarsi e a farsi protagoniste perché la ‘piazza’ del Circo Massimo sia davvero l’immagine della volontà e dei desideri del popolo italiano”.