Da amanti dello sport, ci auguriamo che la testimonianza degli atleti paralimpici che hanno gareggiato a Parigi serva per abbattere definitivamente quel muro di ignoranza e falsità umane che genera l’esclusione di chi, per una malattia, per un incidente, risulta diverso, apparentemente più debole, a volte inutile. È vero, sono ancora tante le differenze, e per questo le luci, il clamore, non si debbono spegnere oggi. Perché il cambiamento incomincia con lo sport.
Giù il sipario dell’81ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, con la vittoria del Leone d’oro di “The Room Next Door” (“La stanza accanto”) di Pedro Almodóvar, nelle sale dal 5 dicembre con Warner Bros. Soddisfazione anche per il cinema italiano: dei cinque titoli in gara, si è imposto “Vermiglio” di Maura Delpero, Leone d’argento – Gran premio della giuria. Al di là però del valzer finale di riconoscimenti, è giusto chiedersi cosa resta di questa Mostra. Quale messaggio affida alla nostra società questo variegato mosaico di opere e suggestioni?
Sarà il Congresso eucaristico internazionale più “alto” della storia, dato che si svolgerà agli oltre 2.800 metri di altitudine di Quito, la splendida città andina capitale dell’Ecuador, dall’8 al 15 settembre, a 150 anni dalla consacrazione del Paese al Sacro Cuore.
“Hai le ore contate, ti ammazziamo”. E poi il lancio di sassi, bottiglie e bastoni. È successo qualche giorno fa a Roma, zona Quarticciolo. A farne le spese per l’ennesima volta è don Antonio Coluccia, il prete noto per il suo impegno contro lo spaccio e la criminalità nelle periferie di Roma. A pochi giorni dai fatti il Sir lo ha incontrato.
Poche centinaia di euro rubate, danni per quasi 50mila euro. Questo il bilancio dell’atto intimidatorio subito dalla cooperativa Ciarapaní a Lamezia Terme al parcheggio gestito dinanzi all’ospedale lametino. Ne abbiamo parlato con don Giacomo Panizza, fondatore e presidente di Comunità Progetto Sud, di cui la cooperativa fa parte.
Due storie dal peso specifico diverso, trattandosi nel primo caso di una tragedia inenarrabile in seno alla realtà che più di tutte dovrebbe tutelare i suoi membri, e cioè la famiglia, e nel secondo caso di un gioioso evento sportivo, ma che viste insieme ci permettono non di meno di fare una riflessione su come noi possiamo vivere il disagio, su come decidiamo di rispondere a ciò che nella vita ci resiste, ci ostacola, ci fa soffrire.
Il killer è un ragazzo di 14 anni. Il presidente Biden ha insistito sulla riforma bloccata al Congresso, che vieta le armi d’assalto e i caricatori ad alta capacità, e ha chiesto controlli serrati sugli acquirenti.
Apre alla firma degli Stati, oggi, giovedì 5 settembre, la “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale e i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto”.
Il prossimo 10 settembre la Giordania torna alle urne per eleggere i 130 membri del parlamento. Un appuntamento carico di significato anche alla luce del clima di tensione che si è aggravato con la guerra a Gaza, le cui ripercussioni si fanno sentire sul regno Hashemita sia sul piano politico interno che a livello di politica estera. Il patriarca latino di Gerusalemme ha inviato un messaggio ai fedeli cristiani del Paese per esortarli ad andare a votare.
Rientro in aula ieri per i circa 12mila alunni delle 18 scuole della Custodia di Terra Santa. La guerra scoppiata a Gaza, tra Hamas e Israele, ha fatto calare su tutti un velo di paura e di insicurezza che cresce con l’aumento della violenza che si spande anche in Cisgiordania e al confine nord con il Libano. L’inizio del nuovo anno scolastico è lo spunto per parlare con padre Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e responsabile di tutte le scuole della Custodia (Terra Santa School), e riflettere sul ruolo dell’educazione alla pace in un contesto continuo di guerra.
“Ha preso il via la vaccinazione antipolio a Gaza. I team di Caritas Jerusalem (CJ) – spiega al Sir il segretario generale di CJ, Anton Asfar – stanno operando in sinergia con il ministero della Salute di Gaza e con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) con due unità mediche nella zona di Deir al-Balah. La nostra speranza è che questa campagna possa durare i 4 giorni previsti così da portare un po’ di speranza alla popolazione. Chiediamo un prolungato cessate il fuoco in tutta la Striscia per condurre la campagna in totale sicurezza”.
Da un incontro casuale tra due papà in un supermercato nasce l’idea che si può fare qualcosa a favore delle famiglie “over size”. La Carta dei valori scritta, ricorda il fondatore, Mario Sberna, insieme a “un amico prete”, oggi vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi. In vent’anni quasi 30mila famiglie hanno chiesto di aderire all’Associazione nazionale famiglie numerose.
Le piogge torrenziali e anomale di questi giorni, abbattutesi su una parte del Paese, hanno fatto crollare la diga a nord-ovest di Port Sudan. Oltre 130 vittime sinora accertate, interi villaggi rasi al suolo, migliaia di famiglie senza casa e senza campi.
“Qui a Port Sudan si sta male in questo momento”. Padre Salvatore Marrone è l’unico comboniano italiano rimasto in Sudan, assieme a tre confratelli non italiani. Svolgono il loro ministero nella regione in cui si contano le vittime per il crollo della diga.
“Il razzismo quale atteggiamento persistente di rigetto dell’altro, del diverso, concepito come alieno per qualche caratteristica e dunque stigmatizzato come malefico, cioè portatore di una minaccia, non si costruisce spontaneamente”, spiega l’esperto.
Sono aumentati del 44% i crimini d’odio anticristiani in Europa. È quanto denuncia l’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa nel suo ultimo rapporto annuale.
“La crisi socio-ambientale è un problema culturale, etico e spirituale. Per questo è determinante il coinvolgimento del mondo delle religioni”, dice al Sir il membro del Comitato esecutivo del Sae.
“La situazione che stiamo vivendo è drammatica. Il nostro villaggio domina il fiume Litani che scorre più in basso nella valle” dove sono rintanati i miliziani di Hezbollah. A raccontarlo è il superiore del convento francescano di Tiro.
Francesco ha terminato l’udienza generale con un nuovo accorato appello: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina che soffre tanto. Non dimentichiamo il Myanmar, il Sud Sudan, il Nord Kivu e tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace. E non dimentichiamo la Palestina e Israele”.
In Repubblica Democratica del Congo si inasprisce la guerriglia a est: violenza e atrocità, gruppi paramilitari dal Ruanda e Adf islamista. Tra colonialismo economico e miniere di coltan e cobalto. Il ruolo dell’Uganda e quello della Cina. Il racconto dei missionari.