Francesco ha concluso la prima tappa del suo viaggio in Asia e Oceania esortando gli abitanti dell’Indonesia ad essere “seminatori di pace e di speranza” e a “fare chiasso”. L’incontro interreligioso nella più grande moschea asiatica e la firma della Dichiarazione congiunta di Istiqlal, per “sconfiggere la cultura della violenza e dell’indifferenza che affligge il nostro mondo”.
Stavolta sembra veramente chiuso il contenzioso tra l’Italia, che ha difeso a oltranza lo status quo su cui la potente lobby dei balneari aveva innalzato le barricate, e la Commissione europea, che in questi anni si è battuta perché fosse affermato il principio della libera concorrenza.
Ottavo giorno di Concorso a Venezia81. Occhi puntati su “Joker: Folie à deux”, l’attesissimo ritorno del regista statunitense Todd Phillips, cinque anni dopo il Leone d’oro nel 2019 con lo spiazzante e innovativo “Joker”. Ancora, in cartellone il francese “The Quiet Son” (“Jouer avec le feu”) firmato dalle sorelle Delphine e Muriel Coulin. Infine, il quarto italiano in Concorso è “Diva Futura” di Giulia Louise Steigerwalt. Il punto dalla Mostra.
“Quello che emerge è soprattutto un’assoluta mancanza di empatia” e di “riconoscimento delle emozioni altrui”, per cui “anche di fronte alla sofferenza dell’altro è come se il cervello andasse in tilt”. Non ha dubbi la psicoterapeuta Noemi Grappone commentando “a caldo”, pur in mancanza di elementi per un’analisi approfondita, la strage familiare compiuta sabato sera da un adolescente.
Da un incontro casuale tra due papà in un supermercato nasce l’idea che si può fare qualcosa a favore delle famiglie “over size”. La Carta dei valori scritta, ricorda il fondatore, Mario Sberna, insieme a “un amico prete”, oggi vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi. In vent’anni quasi 30mila famiglie hanno chiesto di aderire all’Associazione nazionale famiglie numerose.
Le piogge torrenziali e anomale di questi giorni, abbattutesi su una parte del Paese, hanno fatto crollare la diga a nord-ovest di Port Sudan. Oltre 130 vittime sinora accertate, interi villaggi rasi al suolo, migliaia di famiglie senza casa e senza campi.
“Qui a Port Sudan si sta male in questo momento”. Padre Salvatore Marrone è l’unico comboniano italiano rimasto in Sudan, assieme a tre confratelli non italiani. Svolgono il loro ministero nella regione in cui si contano le vittime per il crollo della diga.
“Il Medio Oriente sta vivendo momenti di tensione fortissima, che in alcuni contesti sfociano in scontri aperti e lampi di guerra”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza i membri della Conferenza episcopale latina nella regione araba, in occasione della loro plenaria: “Il conflitto, invece di trovare un’equa soluzione, sembra diventare cronico, col rischio che si estenda fino a incendiare l’intera regione”.
OHCHR “Israele fermi gli attacchi in Cisgiordania e Gerusalemme Est”
Il presidente della Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali), consigliere dirigente del Comitato paralimpico italiano (Cip), già pluricampione paralimpico, racconta quali prospettive possano venire dai Giochi paralimpici di Parigi.
Matilde Lauria, 57 anni, judoka sordocieca seguita dalla sede territoriale di Napoli della Lega del Filo d’Oro, tesserata con la Asd Noived di Napoli, dopo aver partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, è pronta a realizzare un altro sogno: gareggiare ai Giochi paralimpici di Parigi 2024.
“Il razzismo quale atteggiamento persistente di rigetto dell’altro, del diverso, concepito come alieno per qualche caratteristica e dunque stigmatizzato come malefico, cioè portatore di una minaccia, non si costruisce spontaneamente”, spiega l’esperto.
Sono aumentati del 44% i crimini d’odio anticristiani in Europa. È quanto denuncia l’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa nel suo ultimo rapporto annuale.
“La crisi socio-ambientale è un problema culturale, etico e spirituale. Per questo è determinante il coinvolgimento del mondo delle religioni”, dice al Sir il membro del Comitato esecutivo del Sae.
“La situazione che stiamo vivendo è drammatica. Il nostro villaggio domina il fiume Litani che scorre più in basso nella valle” dove sono rintanati i miliziani di Hezbollah. A raccontarlo è il superiore del convento francescano di Tiro.
Francesco ha terminato l’udienza generale con un nuovo accorato appello: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina che soffre tanto. Non dimentichiamo il Myanmar, il Sud Sudan, il Nord Kivu e tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace. E non dimentichiamo la Palestina e Israele”.
In Repubblica Democratica del Congo si inasprisce la guerriglia a est: violenza e atrocità, gruppi paramilitari dal Ruanda e Adf islamista. Tra colonialismo economico e miniere di coltan e cobalto. Il ruolo dell’Uganda e quello della Cina. Il racconto dei missionari.
Il direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana è autore del volume “Dare un’anima alla politica”. “Lo stile del politico credente – afferma al Sir – assume lo sguardo di Dio sulla realtà. Uno sguardo impegnativo, perché Dio vede e ascolta il grido del povero e della creazione”. E sottolinea: “Il tempo che stiamo vivendo ci rivela una priorità fondamentale grazie ai due fari del magistero sociale: la cura del creato proposta dalla Laudato si’ e la pace fraterna offerta dalla Fratelli tutti”.
L’ispettore generale dei cappellani offre una visione pastorale delle norme approvate. Tra gli aspetti positivi, l’aumento del numero della Polizia penitenziaria e anche e procedure più snelle per concedere di uscire dal carcere in anticipo.
Le ferie, con la conseguente sospensione delle attività e la riduzione del personale, di per sé insufficiente, aggravano notevolmente le già difficili condizioni di vita nelle carceri, soprattutto a luglio e agosto. Le parole di mons. Fibbi e don Rulli.