In vista delle elezioni europee che si svolgeranno dal 6 al 9 giugno in tutti i 27 stati membri, in Italia nei giorni 8 e 9 giugno, e che chiameranno alle urne quasi 359 milioni di elettori, 47 milioni solo nel Bel Paese, per eleggere 720 eurodeputati, il Sir prosegue nella pubblicazione di una serie di video per cercare di capire meglio cos’è l’Unione europea e arrivare più consapevoli alle urne. Anche questo capitolo prende spunto da una delle questioni che più animano le discussioni di tutti i giorni, quando si cerca di fare paragoni tra prima e dopo l’avvento della moneta unica, con ancora la calcolatrice in mano per stabilire il cambio tra lira ed euro: ma l’inflazione è colpa dell’Europa? La risposta necessita di qualche spiegazione e di un passo indietro che ci porta fino a dopo la seconda guerra mondiale, quando le economie europee erano state annientate dalla guerra; si devono quindi considerare i passi in avanti che sono stati fatti in quasi 80 anni, che hanno portato a quel mercato unico europeo che ha consentito ai diversi Paesi, e all’Ue nel suo insieme, di essere tra le maggiori economie al mondo. Un’ulteriore forma di convergenza dell’economia è poi data dalla moneta unica. Detto questo, ci si può ora concentrare sull’inflazione che dipende da diversi elementi economici, non solo interni ma anche internazionali. Ultimo esempio temporale in questo senso, è la guerra in Ucraina. L’inflazione fa aumentare i prezzi e indebolisce gli stipendi e i risparmi che abbiamo in banca, come capitato in Italia dopo l’introduzione della moneta unica. Il motivo di quel lievitare dei prezzi è da ricercare nel fatto che non si è controllata la filiera commerciale. La ricetta? Dovrebbe essere semplice: vigilare sui prezzi, ma anche rafforzare sostenere l’euro e creare una Unione bancaria per riuscire a sfruttare al meglio gli strumenti di rafforzamento delle economie e della stessa moneta unica.