Giubileo 2025. Stati Uniti: Biden ha salvato 37 detenuti da pena di morte commutandola in ergastolo

Nella dichiarazione con cui il presidente degli Usa ha annunciato la sua decisione ha chiarito: "Non fraintendete: condanno questi assassini, mi dispiace per le vittime dei loro atti spregevoli e provo dolore per tutte le famiglie che hanno subito perdite inimmaginabili e irreparabili", ma allo stesso tempo ha voluto mostrare ampia distanza dal presidente eletto Donald Trump che ha promesso di riprendere le esecuzioni

(Foto Vatican Media/SIR)

(Da New York) Ad iniziare ufficialmente l’Anno giubilare negli Stati Uniti non è stato Papa Francesco e neppure l’arcivescovo Timothy P. Broglio, presidente della Conferenza dei vescovi americani. Ad inaugurare il Giubileo è stato invece il presidente Joe Biden, che lunedì 23 dicembre, vigilia dell’apertura della Porta Santa in Vaticano, ha aperto il braccio della morte e ha salvato dalla pena capitale 37 detenuti, che da oggi sconteranno la loro condanna con l’ergastolo. Il concetto etico ed esistenziale del Giubileo, che vuole la remissione dei debiti, la liberazione degli schiavi e la restituzione delle terre alienate, ha visto in questa decisione presidenziale una conclusione del mandato di Biden, legata anche alla sua fede cattolica. Dietro potrebbe esserci anche il suggerimento di Papa Francesco, che lo scorso 19 dicembre ha parlato al telefono con Biden, ripetendo la sua preoccupazione per chi è condannato a morte.

Nella dichiarazione con cui Biden ha annunciato la sua decisione ha chiarito: “Non fraintendete: condanno questi assassini, mi dispiace per le vittime dei loro atti spregevoli e provo dolore per tutte le famiglie che hanno subito perdite inimmaginabili e irreparabili”, ma allo stesso tempo ha voluto mostrare ampia distanza dal presidente eletto Donald Trump che ha promesso di riprendere le esecuzioni.

“Guidato dalla mia coscienza e dalla mia esperienza come difensore d’ufficio, presidente della commissione giudiziaria del Senato, vicepresidente e ora presidente, sono più convinto che mai che dobbiamo fermare l’uso della pena di morte a livello federale”, ha continuato il Biden ribadendo che non può tirarsi indietro e “lasciare che una nuova amministrazione riprenda le esecuzioni” che ha interrotto.

La notizia arriva 10 giorni dopo che Biden ha annunciato che avrebbe commutato le condanne di circa 1.500 persone in arresti domiciliari e ha graziato altri 39 autori di crimini non violenti e dopo che la scorsa settimana un gruppo di leader di varie chiese e funzionari delle forze dell’ordine si erano recati a Washington per una veglia fuori dalla Casa Bianca e per un incontro con deputati e senatori cristiani.

Un’ulteriore dichiarazione della Casa Bianca ha spiegato le posizioni del presidente riguardo alle tre persone che sono invece rimaste nel braccio della morte e non hanno seguito la sorte dei 37. Mentre Biden ritiene che “l’America debba fermare l’uso della pena di morte a livello federale”,

ci sono eccezioni per “i casi di terrorismo e omicidi di massa motivati dall’odio”.

I tre condannati sono stati ritenuti responsabili della strage della maratona di Boston, delle uccisioni nella sinagoga Tree of Life di Pittsburgh e delle morti nella chiesa battista del Sud Carolina. , motivo per cui le azioni odierne si applicano a tutti i casi tranne quelli”.

L’arcivescovo Timothy P. Broglio, presidente della Conferenza episcopale Usa, ha celebrato

la decisione di Biden come un “atto di misericordia” che porta il Paese “un passo più vicino alla costruzione di una cultura della vita”.

Broglio ha ribadito che “la Conferenza episcopale chiede da tempo la fine dell’uso della pena di morte. Questa azione del presidente è un passo significativo nel promuovere la causa della dignità umana nella nostra nazione”. Ha anche invitato i legislatori a eliminare completamente la pena di morte.

La notizia anticipa l’inizio ufficiale dell'”nno giubilare negli Stati Uniti, che sarà celebrato dal 29 dicembre 2024 al 28 dicembre 2025. I vescovi hanno annunciato anche l’elenco dei santuari che saranno considerati “luoghi di pellegrinaggio speciali” per tutti quei pellegrini che non potranno recarsi a Roma. La basilica del santuario nazionale dell’Immacolata Concezione a Washington è stata designata dalla Conferenza episcopale come luogo unico, ma è stata lasciata ai vescovi la libertà di designare altri santuari o luoghi di preghiera. Il pellegrinaggio di speranza proposto dal Giubileo è stato inaugurato nel braccio della morte statunitense, trasformato in un luogo di riabilitazione per 37 condannati.

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