Stati Uniti: sparatoria alla scuola superiore Apalachee di Winder. Arcivescovo Atlanta: “Non possono aspettare misure per prevenzione violenza armata”

Il killer è un ragazzo di 14 anni. Il presidente Biden ha insistito sulla riforma bloccata al Congresso, che vieta le armi d'assalto e i caricatori ad alta capacità, e ha chiesto controlli serrati sugli acquirenti e fine dell’immunità legale per i produttori di armi

(Foto ANSA/SIR)

(da New York) Appena un mese fa i cancelli della scuola superiore Apalachee di Winder, in Georgia, si erano aperti per accogliere circa 2.000 studenti, tra quelli alle prime armi e i veterani. Mercoledì quei cancelli sono stati spalancati per consentire la fuga da una sparatoria: la prima di questo nuovo anno scolastico; la prima in questa cittadina di appena 18.000 abitanti, situata a circa un’ora di macchina da Atlanta. Alle 10.20 del mattino, ora locale, la polizia ha ricevuto la segnalazione di un tiratore attivo all’interno della scuola. Immediato il dispiegamento delle forze dell’ordine e di un elicottero che dall’alto documentava la fuga di studenti e insegnanti verso l’enorme campo di football della scuola. La tempestività dell’intervento non è riuscita però a salvare la vita di due studenti e due insegnanti caduti sotto i colpi di un killer appena ragazzo: Colt Gray, 14 anni, anche lui iscritto alla scuola Apalachee, trasformata in pochi minuti in un cimitero e in un campo di guerra.

Il giovanissimo assassino è stato arrestato immediatamente e, anche se il movente non è chiaro, è già chiaro che il processo a cui sarà sottoposto non sarà quello riservato ai minori, ma agli adulti. Colt, imbracciando quell’arma, ha scelto di essere adulto, in grado di decidere chi colpire, chi uccidere, chi salvare. Nella sua avanzata dentro l’ingresso principale ha ferito nove persone, soccorse poi negli ospedali vicini, mentre gli altri studenti si rifugiavano negli armadietti, sotto i tavoli o addossati alle pareti di protezione. Solo lo scorso anno, da un sito di giochi online, frequentato da Colt, erano arrivate minacce di una strage in una scuola. L’Fbi aveva aperto un’inchiesta ed era anche arrivata al ragazzo di Winder, il cui padre è un cacciatore, con a disposizione parecchi fucili, che assicurava essere sotto custodia e non accessibili. Le minacce non erano riconducibili al giovane killer, né identificavano una scuola in particolare, anche se lo sceriffo aveva messo in allerta le scuole della contea. Alla fine l’indagine dell’Fbi non è proseguita e non sono state presentate accuse. Da maggio 2023, quando sono arrivate le segnalazioni sul sito online, ad agosto 2024 sono trascorsi 17 mesi, un tempo che forse ha consentito a Colt di passare dalle minacce virtuali ad un assalto reale.

Il presidente americano Joe Biden, in una dichiarazione pubblicata sul sito della Casa Bianca, ha detto che lui e la first lady Jill Biden erano in lutto e ha aggiunto: “Quello che avrebbe dovuto essere un gioioso ritorno a scuola a Winder, in Georgia, si è ora trasformato in un altro orribile promemoria di come la violenza armata continui a fare a pezzi le nostre comunità”. Il presidente ha insistito sulla riforma bloccata al Congresso, che vieta le armi d’assalto e i caricatori ad alta capacità, e ha chiesto controlli serrati sugli acquirenti e fine dell’immunità legale per i produttori di armi. “Queste misure non riporteranno in vita coloro che sono stati tragicamente uccisi oggi, ma aiuteranno a impedire che un’ulteriore tragica violenza armata faccia a pezzi altre famiglie”, ha concluso Biden.

L’arcivescovo di Atlanta, Gregory J. Hartmayer, insieme ai vescovi ausiliari della diocesi, si è dichiarato addolorato “per le vite che sono state così crudelmente stroncate da questa tragedia devastante”. I vescovi hanno definito la sparatoria “un altro triste promemoria” che l’adozione di ulteriori misure per prevenire la violenza armata “non può aspettare che accada un’altra tragedia”. Assieme alle preghiere per le vittime, le famiglie, i soccorritori, i presuli hanno “implorato i funzionari eletti di lavorare insieme, indipendentemente dall’affiliazione politica o religiosa, per emanare leggi e fornire servizi che impediscano il ripetersi di tali tragedie”.

L’Osservatorio indipendente Everytown for Gun Safety ha calcolato che, dall’inizio dell’anno al 26 agosto scorso, si sono verificati almeno 133 incidenti con armi da fuoco nelle scuole provocando 38 morti. L’Osservatorio ha aggiunto che nel 2023 gli incidenti nelle scuole sono stati 158 e i morti 45. Le armi da fuoco sono state la principale causa di morte per bambini e adolescenti dal 2020. Il Surgeon General e capo della Sanità Usa, Vivek Murthyil, per la prima volta a giugno, ha dichiarato la violenza armata una crisi di salute pubblica.

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