La sesta edizione del Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle province italiane 2024, è il tema del numero speciale di “L’economia civile” (inserto di “Avvenire”) in uscita oggi, sabato 5 ottobre, e distribuito in occasione del Festival Nazionale dell’Economia Civile in programma a Firenze fino al 6 ottobre. La ricerca – curata da Leonardo Becchetti, Demetrio Miloslavo Bova, Dalila De Rosa e Lorenzo Semplici – contiene le nuove classifiche sul BenVivere e sulla Generatività delle Province italiane che, rispetto allo scorso anno, registrano miglioramenti solo sul fronte del BenVivere, soprattutto al Sud, che è riuscito a ridurre il gap con il Nord e il Centro.
Le classifiche sul BenVivere e sulla Generatività sono state redatte analizzando una serie di indicatori relativi a dimensioni quali accoglienza, ambiente turismo e cultura, capitale umano, demografia e famiglia, economia e inclusione, impegno civile, lavoro, legalità e sicurezza, salute, servizi alla persona. Nello specifico invece, gli indicatori che definiscono il punteggio della generatività sono tredici, tra cui rientrano la raccolta differenziata, il numero di startup innovative, il tasso di nuzialità e natalità, l’età media delle madri al parto, il numero medio di figli, i Neet, le imprese di stranieri, il voto col portafoglio (valutazione sulle scelte di consumo capaci di generare un effetto positivo sui lavoratori, sull’ambiente e su tutta la comunità).
Per quanto riguarda la classifica 2024 del BenVivere, Bolzano perde, per la prima volta in sei anni, la prima posizione sul podio, scendendo di nove gradini fino al decimo posto. Il calo della provincia autonoma è pari a 1,93 punti e dipende principalmente da una flessione nelle dimensioni della Legalità e Sicurezza (-15,34), della Demografia e Famiglia (-7,46), dell’Ambiente Cultura e Turismo (-2,51) e dell’Economia e Inclusione (-2,22). A scendere dal podio è anche Prato, che cala di 8 posizioni.
Il primato dunque passa a Pordenone (+1 posizione rispetto al 2023), il secondo posto è occupato da Siena, che sale di 4 gradini e terza in classifica è Milano (+1). Nella top 10 ci sono quattro nuovi ingressi: Trieste – quarta (+19), Rimini – settima (+23), Udine – ottava (+11), Parma – nona (+2). Ad uscirne, invece, sono le province di Bologna (-3), Prato (-8), Gorizia (-3) e Ancona (-11). A completare la top 10 Firenze (stabile al quinto posto) e Trento in sesta posizione (+1).
Tra le province che nel 2024 hanno registrato un netto incremento rispetto allo scorso anno, guadagnando più di 15 posizioni, rientrano Isernia (+37, in 39esima posizione), Novara (+28, in 21esima posizione), Venezia (+26, in 17esima posizione), Benevento (+24, in 77esima posizione), Ferrara (+24, in 30esima posizione), Rimini (+23, in settima posizione), Belluno (+22, in 22esima posizione), Trieste (+19, in quarta posizione), Vercelli (+18, in 47esima posizione) e Teramo (+15, in 35esima posizione).
Ai piedi della classifica si collocano alcune delle province del Sud Italia: Crotone e Reggio Calabria occupano rispettivamente l’ultimo e il penultimo posto. Taranto perde due posizioni rispetto al 2023 e scende al terzultimo gradino. Nella Flop 10 anche Caltanissetta (+1), Foggia (+3), Catania (-3) e Napoli (+3). Nonostante questa evidenza, il Sud registra parallelamente l’aumento più rilevante del livello di BenVivere con Isernia +4,28 e Benevento +2,84, ottenendo un punteggio complessivo di +0,43 e riducendo quindi il gap con il Nord di 0,36 punti e con il Centro di 0,54 punti (il Nord registra risultati positivi pari a +0,07, mentre il Centro riporta una lieve flessione di -0,11).
Passando agli altri risultati in termini di livello di BenVivere, ovvero a prescindere dalla posizione in classifica rispetto all’edizione scorsa, la variazione negativa più rilevante si registra nella provincia di Imperia (-2,69), seguita dalle province di Asti (-2,07) e di Bolzano (-1,93). Riduzione del livello di BenVivere anche per quattro province nella top 10 in classifica: Bolzano (-1,93); Firenze (-0,30); Milano (-0,68) e Trento (-0,17).
Dal Rapporto emerge che, come riportato dai suoi curatori, “L’analisi del confronto fra il 2024 e il 2023 della media e della deviazione standard totali e per top e flop 10, fa emergere come, a differenza dello scorso anno, il livello dei punteggi sia migliorato a livello di media totale fra le 107 province (+0,17%), così come fra le peggiori dieci (+0,23%), ma abbia subito una flessione, al contrario, fra le migliori dieci (-0,33%). In altri termini, c’è una situazione complessiva di maggiore ben-vivere, la seconda metà della classifica è più vicina alla prima, i secondi sono più vicini ai primi e gli ultimi ai penultimi”.
Le dimensioni di BenVivere nelle quali si registrano, in media, i livelli più elevati sono Legalità e Sicurezza, Salute e Lavoro. Le dimensioni che, al contrario, hanno in media i livelli più bassi sono Impegno Civile, Ambiente Cultura e Turismo, Accoglienza.
Secondo la classifica 2024 della Generatività il podio, rispetto all’annualità passata, non varia nelle province presenti: Bolzano, prima e stabile; Milano, seconda (+1); Trento, terza (-1). Tuttavia, tutte e tre le prime posizioni registrano una contrazione del livello di generatività (rispettivamente -1,78, -3,24, -3,72).
Nella top 10 ci sono quattro nuovi ingressi: Gorizia – quarta (+33), Verona – settima (+8), Mantova – ottava (+6), Rimini – nona (+17). Ad uscirne, invece, sono le province di Bologna (-18), Reggio nell’Emilia (-25), Piacenza (-5) e Ragusa (-6). A completare la top 10 Pordenone (quinta, -1), Treviso (sesta, +2) e Cuneo (decima, -3).
A contrario del BenVivere, per quanto riguarda la Generatività, “Complessivamente assistiamo a un peggioramento sia in termini di livello che di aumento delle diseguaglianze, tra i primi, tra gli ultimi e tra i primi e gli ultimi” in classifica, affermano i curatori del Rapporto. Ad ogni modo, “la maggior parte delle province che registrano un miglioramento del livello dell’indice di generatività presentano una tendenza positiva (aumento) nel tasso di iscrizione netto nel registro delle imprese (quasi il 70% delle province registra un miglioramento), nella riduzione dei Neet (che avviene in quasi l’88% delle province), nella percentuale di imprese straniere sul totale delle imprese (in aumento in oltre l’80% delle province), nel tasso di nuzialità”.
Il Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle province italiane 2024, ricerca
coordinata da NeXt Economia, con il supporto del Festival Nazionale dell’Economia Civile, di Federcasse BCC-CR e di Avvenire e il finanziamento di Fondo Sviluppo, sarà inoltre presentato sempre nella giornata odierna, sabato 5 ottobre, a Palazzo Vecchio. L’incontro dal titolo “VI Rapporto sul Ben Vivere in Italia. Presentazione e discussione della 6° edizione della ricerca sulla Generatività in atto dei territori”, sarà moderato dal direttore di “Avvenire” Marco Girardo e vedrà la partecipazione di Lorenzo Semplici, Responsabile del Centro Studi e Valutazione NeXt Economia; Salvatore Capasso, Direttore del Dipartimento CNR di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale; Sergio Gatti, Direttore generale Federcasse-BCC; Vincenzo Pacelli, Professore associato in Economia degli intermediari finanziari Università degli Studi di Bari; Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana; Valérie Louis-Francois, Sindaca di Longone Sabino; Claudia Chiarinelli, Assessore sviluppo economico-lavori pubblici del Comune di Rieti.