In cammino con Carlo Casini. Giornata di spiritualità alla luce della sua testimonianza è il tema dell’incontro in programma domani, sabato 2 marzo a Firenze per iniziativa della rete “Amici di Carlo Casini”. Dell’evento e dell’attualità del fondatore del Movimento per la vita abbiamo parlato con Anna e Alberto Friso, coordinatori della rete.
Quando e perché è nata la rete “Amici di Carlo Casini?”
Alla morte di Carlo sono state numerosissime le espressioni di vicinanza con cui le persone hanno manifestato riconoscenza e ammirazione per la sua vita. Le più significative, e sono centinaia, sono state raccolte in un ampio volume. Le pubblicazioni con articoli e relazioni di Casini, o che lo ricordano, uscite in sua memoria, hanno suscitato fermento fra quanti lo avevano conosciuto, attirando l’interesse di altri che venivano a contatto con il suo pensiero. Tra le iniziative a lui ispirate anche il Rosario del 23 con e per Carlo Casini, che raccoglie mensilmente un gran numero di persone. Un convergere di pensieri, iniziative e proposte da ogni parte d’Italia, sulla scorta del quale lo scorso marzo si è pensato di avviare con la famiglia di Carlo, tramite i social media, una rete di informazione e condivisione di dati, esperienze, ed altro. Di qui la nascita di due chat: una Whatsapp ed una e-mail, ambedue sotto il nome di “Amici di Carlo Casini”.
Qual è l’obiettivo della Giornata di spiritualità del 2 marzo, e come si svolgerà?
Il primo obiettivo è vivere insieme un momento di preghiera nel nome di Carlo, approfondendo la ricchissima dimensione della sua spiritualità, uniti nella profonda riconoscenza per la testimonianza di tutta la sua vita. E vogliamo farlo proprio nel luogo della sua sepoltura, nel cimitero di Soffiano a Firenze. Un video con una sua riflessione ci parteciperà l’intensa spiritualità che lo animava; seguiranno le testimonianze di alcuni che lo hanno conosciuto più da vicino. La messa conclusiva sarà il sigillo di questa giornata e l’incipit per future iniziative ispirate alla sua vita e al suo pensiero.
Perché Firenze, a chi è rivolta e come partecipare?
Abbiamo scelto di essere vicini al luogo dove ha avuto inizio l’esperienza umana di Carlo per manifestare la riconoscenza degli “Amici” alla sua famiglia, a quanti hanno con lui collaborato da giovane e da professionista, a quanti lo hanno ispirato: come si fa a non pensare alla Firenze di La Pira, del Movimento per la vita degli inizi e attuale? L’incontro è aperto a tutte le persone alla ricerca di valori che possano sostanziare un’esistenza umana. Non sappiamo quanti potranno essere fisicamente presenti. Col cuore ci saremo tutti. Chi desidera partecipare può inviare una mail ad amicidicarlocasini@gmail.com
In che occasione avete conosciuto Casini e quale ricordo ne avete?
La nostra amicizia con lui risale agli anni ’70, quando si stava costituendo il Movimento per la vita. Ci mise in stretto contatto la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare del 1977. La sintonia che ne nacque ebbe modo di consolidarsi in tante altre occasioni che ci hanno visto operare insieme: il Forum delle associazioni familiari, le assemblee del Pontificio Consiglio per la famiglia, gli incontri mondiali del Papa con le famiglie. Carlo era un libro aperto; su ogni problema o progetto si trovava subito l’intesa perché suo unico obiettivo era sempre il bene della persona.
Quale la sua eredità più significativa, ed in cosa il suo pensiero è ancora attuale?
Carlo ha lasciato innumerevoli articoli, relazioni, video-registrazioni di conferenze, interventi a convegni scientifici. Il suo pensiero è ancora attuale sotto molti profili, in primo luogo per la cultura giuridica nei suoi contenuti filosofici e antropologici. Un punto fermo posto grazie al suo infaticabile impegno riguarda il riconoscimento dell’insita e uguale dignità di ogni essere umano senza distinzioni di alcun tipo:
ogni essere umano è sempre persona, soggetto, fine; mai mezzo, oggetto, cosa.
Ha posto su solide basi il bene comune, i diritti dell’uomo, la famiglia, la società, la pace, la libertà, la giustizia: tutti i valori collegati all’esistenza umana.
Molti ritengono che Casini abbia avuto un carisma profetico…
Tutta la sua vita è stata profezia. Nello scorrere degli anni ha potuto sviluppare un luminoso disegno che, anticipando in certo modo anche le conoscenze scientifiche e offrendo solidi argomenti fondati sulla ragione,
ha portato l’umanità al riconoscimento del concepito come uno di noi fin dal primo istante,
indicando in questo la prima pietra del nuovo umanesimo. Carlo guardava avanti con un pensiero profondo e lungimirante. Aveva una visione positiva della storia ed era portatore di speranza. Dopo un percorso coerentemente ispirato alla tutela della vita nascente, ha concluso la propria esperienza terrena colpito dalla malattia e testimoniando come amore e luce siano i frutti di ogni sofferenza offerta.
Laico cattolico, profondamente ancorato alla Chiesa e fedele al Magistero, testimone del Vangelo della vita, animato da una forte passione civile volta a costruire la “civiltà della verità e dell’amore”. Indubbiamente una figura di riferimento per i cattolici impegnati nella società e nel servizio alla Chiesa. Pensate sia prospettabile l’apertura della causa di beatificazione?
Premesso che per noi Carlo è stato realmente un testimone autentico e che non occorrono riconoscimenti aggiuntivi, riteniamo ci siano tutte le condizioni per l’avvio di un processo che giunga a proporre a tutta la Chiesa un modello di persona e di cristiano.
Sarebbe un ulteriore dono di Carlo all’umanità.