Affermare a ogni latitudine i diritti umani, inalienabili e indivisibili, significa anche lavorare per la sicurezza alimentare delle popolazioni rurali in Kenya, per l’inserimento lavorativo dei disabili in Guatemala, per l’emancipazione femminile in Marocco, per l’inclusione sociale dei detenuti in Camerun, per salvare chi fugge da violenze e miseria nel Mediterraneo centrale. È la “pace mondiale a pezzi” che pazientemente costruiscono i cooperanti delle organizzazioni di cooperazione allo sviluppo. E alla vigilia del 5 dicembre, Giornata mondiale del volontariato voluta dalle Nazioni Unite, il XXXI Premio del Volontariato Internazionale Focsiv 2023 sceglie cinque progetti tra i tanti delle 95 ong che operano in oltre 80 paesi, associate nella Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana. Quest’anno il Premio Progetto Cooperazione Internazionale Focsiv è andato ex–aequo a Building for future di ACCRI in Kenya e Alma de colores di COE in Guatemala (vedi i box in basso, ndr) ; il Premio Società Civile dal Sud è stato assegnato ad Halima Oulami, Presidente dell’Association El amane pour le developpement del la femme partner CO.P.E. in Marocco; poi il Premio Servizio Civile Universale Focsiv 2023 a Michele Scolari, ex volontario del Servizio civile universale svolto per COE in Camerun per il reinserimento sociale dei detenuti; infine il Premio Difensore dei Diritti Umani Focsiv 2023 a ResQ – people saving people, la ong di soccorso in mare, nata da un piccolo gruppo di professionisti di varia natura – giornalisti, ricercatrici, avvocati, operatori umanitari – cresciuto negli anni grazie a migliaia di cittadini e tante associazioni, aziende, fondazioni.
Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, ha voluto inviare un messaggio di sostegno all’iniziativa, mettendo in evidenza come la «cooperazione, che della politica estera è parte integrante e qualificante, svolge il suo fondamentale ruolo di promozione di uno sviluppo sostenibile, basandosi sulla centralità della persona, sulla solidarietà e sul dialogo interreligioso ». Tajani ha assicurato che «nel promuovere la pace, la giustizia e lo sviluppo, il Governo vuole mettere a sistema l’impegno corale del nostro Paese: amministrazioni centrali e locali, settore privato; mondo accademico e Terzo settore oggi rappresentato in questa Assemblea» Per Ivana Borsotto, Presidente Focsiv, «il Premio è un riconoscimento a tutto quel mondo di donne e uomini di tante lingue e fedi, che ogni giorno lavorano insieme a costruire la Casa comune della giustizia e della pace, che ci regalano un arcobaleno che annuncia fiducia. E se ci chiediamo “ sentinella quanto resta della notte?“ – dice la presidente Focsiv – la luce del mattino possiamo intravederla nelle donne, vita e libertà dell’Iran, nello sciopero delle tessitrici del Bangladesh, nelle comunità indigene che proteggono Pacha Mama e le foreste, negli operai delle fabbriche che lottano per un giusto salario e contro la precarietà, nelle giovani e nei giovani che combattono per l’ambiente, nelle barche che salvano vite nel Mediterraneo, nelle associazioni e nelle persone che si prodigano per i migranti nella rotta balcanica, nelle piazze e nelle strade che si dipingono di fucsia, nei volontari nei villaggi più isolati e nelle periferie più ribollenti di vita, nel dialogo interreligioso. Come donne e uomini Focsiv, siamo parte di chi lavora per alleviare le sofferenze e contrastare alla radice le cause profonde delle disuguaglianze, dell’oppressione, della guerra. Cooperazione – sottolinea Borsotto – che è al centro della Campagna 070, che richiama il Governo affinché destini lo 0,70 del PIL alla cooperazione internazionale, come sottoscritto 50 anni fa in sede ONU». Il Premio ha ottenuto la Targa del Presidente della Repubblica, il Patrocinio dell’Assessorato alle Politiche sociali di Roma, di RAI per la Sostenibilità ESG, AOI, Forum del Terzo Settore e Fondazione Missio.
(*) Avvenire