Dal Parlamento via libera allo “scostamento di bilancio”. Governo al lavoro per la manovra

Il Parlamento ha dato il via libera alla Nadef, il documento che contiene le coordinate della prossima manovra economica, e ha approvato la relazione con cui il Governo ha chiesto l’autorizzazione a fare nuovo deficit per finanziare le misure in cantiere. Ora, com’è facilmente intuibile, il quadro internazionale con i suoi drammatici sviluppi rende assai complicata la messa a punto della manovra

(Foto ANSA/SIR)

Il Parlamento ha dato il via libera alla Nadef, il documento che contiene le coordinate della prossima manovra economica, e ha approvato la relazione con cui il Governo ha chiesto l’autorizzazione a fare nuovo deficit per finanziare le misure in cantiere. È il cosiddetto “scostamento di bilancio” che in base all’articolo 81 della Costituzione, riformato nel 2012, deve ottenere il voto favorevole della maggioranza assoluta dei membri di ciascuna Camera. Ad aprile, in una situazione analoga, a causa delle assenze il Governo mancò l’obiettivo a Montecitorio e fu necessario correre ai ripari con una nuova relazione e un nuovo voto a stretto giro. Stavolta tutto come secondo i piani: tra i deputati i sì sono stati 224 e 127 i no, tra i senatori rispettivamente 111 e 69.Nelle intenzioni dell’esecutivo i 15,7 miliardi di deficit aggiuntivo nel 2024 saranno destinati principalmente alla conferma del taglio del cuneo fiscale (con accorpamento delle prime due aliquote Irpef), al rinnovo dei contratti pubblici e del comparto sanitario e al potenziamento dei provvedimenti di sostegno alla natalità.

Le opposizioni avevano condizionato la possibilità di un voto favorevole allo stanziamento di risorse molto più consistenti per la sanità, ma questa eventualità non si è determinata e quindi esse si sono espresse contro i documenti del governo. Governo che comunque è alla ricerca di ulteriori fonti finanziarie per far quadrare i conti del disegno di legge di bilancio, atteso in Consiglio dei ministri il prossimo 16 ottobre. In quella sede dovrebbero vedere la luce anche il Documento programmatico di bilancio, in cui il progetto di manovra economica viene illustrato in forma sintetica alla Commissione europea per le verifiche di competenza, e il decreto-legge “collegato” in materia fiscale. Di qui alla riunione del 16 ottobre si susseguiranno riunioni e incontri innanzitutto tra le forze della maggioranza, mentre venerdì è in programma il confronto con le parti sociali.

Com’è facilmente intuibile, il quadro internazionale con i suoi drammatici sviluppi rende assai complicata la messa a punto della manovra.

Nelle audizioni che hanno preceduto il voto delle Camere – dalla Banca d’Italia all’Ufficio parlamentare di bilancio – sono emerse preoccupazioni sulla tenuta delle previsioni su cui si basa la strategia del governo. In particolare fa discutere la crescita del Prodotto interno lordo fissata dalla Nadef all’1,2% nel 2024. Secondo il Fondo monetario internazionale dovrebbe invece attestarsi sullo 0,7%. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, assicura che l’esecutivo “ha fatto le cose in modo responsabile e serio” e chiede che si attenda il testo effettivo del disegno di legge di bilancio per poter esprimere valutazioni nel merito.

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