Sale a 14 il bilancio dei morti per il maltempo in Emilia Romagna, mentre gli sfollati sono circa 15 mila. L’ondata di maltempo che ha colpito la Regione non sembra arrestarsi. Sono 23 i fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti, causando danni per miliardi di euro. Il Governo chiederà di attivare il Fondo di solidarietà europeo. Il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di calamità. È prevista allerta rossa anche oggi e nel fine settimana nella Regione.
Inoltre, a oggi, si sono registrati 58 allagamenti in 43 comuni e circa 290 frane. Le strade chiuse al momento sono circa 544 strade tra comunali e provinciali, di cui 224 chiuse parzialmente. Complessivamente 255 a Bologna, 128 in provincia di Forlì-Cesena, 127 nella provincia di Ravenna e 34 nel riminese.
Più di 15.000 persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione, ma gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo; 8.000 hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti), si legge sul sito del Corriere Cesenate in continuo aggiornamento.
Da martedì 16 maggio sono 871 i Vigili del Fuoco coinvolti (tra Emilia-Romagna e altre regioni) con 313 mezzi utilizzati, che hanno consentito di eseguire (comprese le chiamate in corso), 4.092 interventi, di cui: 969 a Bologna, 984 a Forlì-Cesena, 247 a Rimini, 1.892 a Ravenna; 78 interventi sono stati effettuati con elicotteri (sempre dei Vigili del fuoco) e hanno permesso il salvataggio di 187 persone. 4 gli elicotteri del 118 disponibili sul territorio, dislocati a Pavullo (Mo), Parma, Bologna e Ravenna.
Intanto, anche per domani, si prevedono nuovi incrementi dei livelli idrometrici sul tratto montano di tutti i corsi d’acqua della Regione. Nel settore centro-orientale i nuovi incrementi nei tratti montani determineranno innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti vallivi con occupazione delle zone antistanti e interessamento degli argini.
Per la criticità idrogeologica permarranno nelle zone montane e collinari centro-orientali della regione condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamenti e colamenti lungo i versanti collinari caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili e all’evoluzione con possibile aggravamento delle frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi. Inoltre saranno possibili localizzate frane nelle zone montane e collinari occidentali.
La criticità idraulica e idrogeologica rossa sul bolognese e sulla Romagna è dovuta alle gravi criticità già presenti sul territorio.
La tendenza nelle seguenti 48 ore è alla stazionarietà dei fenomeni descritti.