Gli esempi sono tanti: dal Burkina Faso agli Stati Uniti, passando per Malta, dove i fedeli avranno occasione di pregare le reliquie del beato Carlo Acutis, o nella città di Roma, dove i ragazzi si alzeranno prima dell’alba per andare in pellegrinaggio da San Giovanni a San Pietro e seguire la messa con Papa Francesco. La Giornata mondiale della gioventù (Gmg) diocesana, che verrà celebrata domenica 21 novembre, in concomitanza con la solennità di Cristo Re, mette in moto la creatività in tutte le aree del mondo. In continuità con lo scorso anno e in vista della Gmg che si terrà nel 2023 a Lisbona, il messaggio che il Papa ha affidato ruota intorno a un invito: “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” (cfr. At 26,16). L’evento rappresenta per le Chiese locali un modo per accogliere e stimolare tutti, anche quei giovani che sono alla ricerca di un loro posto nella Chiesa e che ancora non lo hanno trovato. Al Sir padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio giovani del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, rilancia un messaggio partito da Francesco: “Quando un giovane cade in un certo senso cade l’umanità, ma è anche vero che quando un giovane si rialza è come se si risollevasse il mondo intero”.
Padre, ogni anno la Gmg riscopre la volontà dei giovani di esserci?
Per la Giornata sono in fermento iniziative in tutto il mondo con eventi diocesani, nazionali e anche continentali. Un evento on line di tutto il continente africano sarà per esempio dedicato alla riflessione sulla Gmg. Il nostro Dicastero ha pubblicato degli orientamenti pastorali per tutte le diocesi del mondo, in un documento ufficiale che spiega lo spirito della Giornata. È desiderio del Papa rilanciare la Gmg nelle Chiese particolari perché quello che avviene a livello mondiale con la Gmg internazionale deve accadere in proporzione nelle diocesi. Lo spirito è lo stesso e l’obiettivo è dare occasione ai giovani nelle Chiese locali di vivere l’esperienza e i processi pastorali che si vivono a livello mondiale. La dimensione locale e universale sono complementari, come la pastorale ordinaria e i momenti forti celebrativi.
Anche per il messaggio di quest’anno il Papa ha voluto inserire l’esortazione “Alzati” rivolta ai giovani.
Esatto. In tutti e tre i temi delle Gmg che preparano la Giornata che si celebrerà a Lisbona nel 2023 c’è questo verbo.
Da quale status e perché i giovani dovrebbero alzarsi?
Già a Cracovia, uno dei messaggi più rilanciati e apprezzati dai giovani è stato l’alzarsi dal divano, mettere le scarpe e prendere la strada. L’immagine era divenuta virale e forte per il significato. L’invito fatto è stato provvidenziale lo scorso anno dal momento che il Papa lo ha scritto prima dell’inizio della pandemia. Per esempio quando un giovane cade, in un certo senso cade l’umanità, ma è anche vero che quando un giovane si rialza è come se si risollevasse il mondo intero. Questa per me è una delle frasi più belle. Ai giovani, il Papa quasi offre la responsabilità di rialzare il mondo da questa crisi. Non poteva immaginare tutto ciò che è successo con la pandemia ma è stato provvidenziale. È facile capire che il Papa intendesse tutto ciò che ci fa cadere nella vita: la depressione, le dipendenze varie e tante altre realtà.
Nel messaggio il Papa si riferisce a San Paolo che da “persecutore giustiziere” diventa “discepolo testimone”. Che significato vi legge?
Questo è un altro passaggio molto forte del messaggio papale. Si riferisce agli estremismi a cui oggi assistiamo sempre più frequentemente, alle polarizzazioni eccessive. Anche Paolo era un religioso zelante. Ma come dice il Papa nel suo messaggio, “c’è il pericolo di lottare per cause che all’origine difendono valori giusti, ma che, portate all’esasperazione, diventano ideologie distruttive”. Questo è un messaggio che tocca una realtà molto complicata del nostro tempo. Quindi l’invito è rialzarsi anche da questo.
I giovani proprio in questi giorni però hanno dato prova di essere pronti a mettersi in gioco contro il cambiamento climatico.
Il Papa nel suo messaggio scrive più volte: “Alzati e testimonia”. E una volta dice: “Alzati e testimonia il nuovo sguardo che ti fa vedere il creato con occhi pieni di meraviglia ti fa riconoscere la terra come la nostra casa comune e ti dà il coraggio di difendere l’ecologia integrale”. Dà quindi ai giovani il compito di rialzare il mondo da questa crisi ambientale.
Sono sempre meno i giovani cristiani. C’è il rischio che queste iniziative diventino per pochi?
Se facciamo bene delle belle iniziative, alla fine, pian piano, le persone si radunano e diventano lievito per gli altri. Anche per le prime prove di Gmg dell’84 o dell’85, tanti erano quelli che non credevano avrebbero avuto successo e invece, quando investiamo il nostro tempo e le nostre risorse, i giovani capiscono che qualcuno vuole loro bene.