Quest’anno, per via delle misure sanitarie in vigore, per la Comunità di Sant’Egidio non sarà possibile fare il pranzo di Natale nella basilica di Santa Maria in Trastevere, che può ospitare circa 400 persone in povertà. In attesa delle normative definitive si sta pensando di distribuire, al posto dello storico evento del 25 dicembre, pranzi d’asporto e regali personalizzati e far andare comunque “gli amici di sempre” in basilica per ritirarli. La Comunità di Sant’Egidio lancia perciò in questi giorni una raccolta fondi per continuare a stare vicino alle persone con pasti e regali in tutti i luoghi dove operano, dal 25 dicembre fino a tutto il periodo delle festività. Lo scorso anno erano state invitate al pranzo di Natale 60.000 persone in difficoltà in 90 città italiane (15.000 solo a Roma) e oltre 200.000 nel mondo.
Poveri in aumento a causa dei lockdown. Dal marzo scorso ad oggi, a causa delle difficoltà sociali seguite alle chiusure, la Comunità di Sant’Egidio ha creato in Italia oltre 50 nuovi centri di distribuzione alimentare e – rispettando le dovute misure di prevenzione – nelle sue mense è arrivata a offrire più di 6.000 pasti a settimana. Da marzo a ottobre sono stati donati oltre 150.000 pacchi alimentari. Complessivamente la Comunità ha aiutato chi aveva bisogno
oltre due volte e mezzo in più rispetto all’anno precedente.
Sant’Egidio si è mobilitato sin dall’inizio dell’emergenza tenendo operative per tutto l’anno le mense per i poveri e ha incrementato i “pasti itineranti” per le persone che vivono per strada, insieme a prodotti utili per proteggersi dal contagio come mascherine e gel igienizzanti.
Accoglienza tutto l’anno. “Ogni 25 dicembre accogliamo i poveri e i fragili che la Comunità sostiene e aiuta durante tutto l’anno: anziani soli, famiglie in difficoltà, persone senza fissa dimora, rifugiati giunti con i corridoi umanitari – dichiara il portavoce della Comunità di Sant’Egidio, Roberto Zuccolini –. Nel Natale di un anno così difficile, vogliamo mostrare a tutti un segno di unità e di speranza: dalla crisi si esce con la solidarietà”.
“Questo Natale sarà diverso dal solito – prosegue – ma non mancherà il nostro impegno per essere vicini a chi si trova in difficoltà. Oggi più che mai, data la situazione di forte fragilità e incertezza, è fondamentale non lasciare solo nessuno. Il tradizionale ‘pranzo con i poveri’ che da anni realizziamo in Italia e in tutto il mondo avverrà in modo nuovo, per rispettare le disposizioni previste per l’emergenza Covid-19. Mancheranno le tavolate e gli abbracci, ma non il dono e il calore del Natale, quest’anno ancora più sentito. Sarà una grande occasione per dare coraggio e speranza a chi è stato colpito duramente dalla crisi economica e sociale”.
Dal 7 al 28 dicembre, tramite la campagna “Sarà un Natale diverso, ma con gli amici di sempre – Regala il Natale ai più fragili”, sarà possibile regalare il Natale a chi ha più bisogno grazie a una donazione con chiamata da rete fissa o sms al numero 45586. Il valore della donazione sarà di: 2 euro per ciascun Sms inviato da cellulari Wind Tre, Tim, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali; 5 e 10 euro da rete fissa Tim, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali; 5 euro per le chiamate da rete fissa Twt, Convergenze, PosteMobile.
La nuova edizione di “Dove mangiare, dormire, lavarsi”. Tra le tante iniziative, con l’inizio della campagna sarà presentata anche la nuova edizione di “Dove mangiare, dormire, lavarsi”, una sorta di “Guida Michelin” per i poveri, destinata in particolare ai senza fissa dimora. La guida è dedicata a Modesta Valenti, che viveva alla stazione Termini e morì senza soccorso, nell’inverno del 1983, perché il personale dell’ambulanza, considerandola sporca, si rifiutò di assisterla. Nella guida sono segnalati gli indirizzi di tutte le strutture legate al mondo del volontariato e delle istituzioni, alle quali si può rivolgere chi vive in strada: mense dove mangiare, luoghi dove avviene la distribuzione di pasti in strada, centri di accoglienza dove dormire, lavarsi e curarsi, centri di ascolto per ottenere sostegno psicologico o cercare un lavoro. Tutti servizi gratuiti per aiutare chi ha bisogno.