Storia e fede incontrano modernità e riqualificazione. Alla vigilia dell’apertura della Porta Santa della basilica di San Giovanni in Laterano, il 29 dicembre con il cardinale vicario Baldo Reina, taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova piazza antistante alla cattedrale di Roma. I lavori di riqualificazione e quelli della manutenzione dell’area prospiciente alla Scala Santa erano iniziati ad aprile. Il cantiere, finanziato con 15 milioni di euro di fondi giubilari, è stato chiuso nel pomeriggio di sabato 28 dicembre e inaugurato dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessore ai lavori pubblici Ornella Segnalini, che hanno visitato la piazza con il cardinale vicario Baldo Reina e il pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione l’arcivescovo Rino Fisichella.
Il nuovo volto della piazza antistante alla basilica è «un’immagine che ci stimola – ha affermato il cardinale Reina -. Ricorda il nostro essere Chiesa sulla soglia. Una piazza aperta alla città è un appello al nostro essere Chiesa attenta a tutti coloro che la vivono». Con la nuova pavimentazione la piazza, vista da lontano, sembra aprirsi come due braccia che accolgono. Proprio come la Porta Santa di San Giovanni che è l’immagine «delle braccia aperte di Dio», ha aggiunto il vicario riflettendo sul fatto che il Giubileo si è aperto al termine del percorso sulle “(Dis)uguaglianze” promosso dalla diocesi di Roma in occasione dei 50 anni del convegno sui “Mali di Roma”. «È provvidenziale – le parole del porporato -. È l’invito a essere attenti alle tante disuguaglianze della nostra città. L’apertura della Porta Santa di San Giovanni non può essere solo un gesto legato alla pietà di ognuno ma un gesto al quale corrispondere con una apertura reale della nostra vita e del nostro cuore».
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