La diocesi di Padova al Festival dello sviluppo sostenibile

Unica in Italia, la Chiesa di Padova, sarà protagonista del Festival dello sviluppo sostenibile (22 maggio-7 giugno) con le esperienze di pastorale sociale di Monselice ed Este, la Fondazione Lanza e il Laboratorio permanente di partecipazione sociale di Villanova di Camposampiero.

Una sola diocesi. Fra le 180 organizzazioni che si apprestano a dar vita al Festival dello sviluppo sostenibile 2018 (22 maggio-7 giugno) c’è anche la Chiesa di Padova, unica tra le 226 diocesi italiane. Una presenza che conferma la crescita dell’attenzione, anche tra i cristiani, per un tema necessario per un futuro possibile.

Al centro del festival, promosso dall’Alleanza per lo sviluppo sostenibile (Asvis) il cui portavoce è l’ex ministro Enrico Giovannini, ci sono i 17 Obiettivi che compongono l’Agenda 2030. Si tratta di 17 sfide da vincere per rendere la Terra più giusta, ospitale e in equilibrio, soprattutto per le popolazioni del mondo non sviluppato e per le generazioni di domani. Il festival rappresenta il principale contributo italiano alla Settimana europea dello sviluppo sostenibile: 1.774 iniziative in 25 Paesi.

Quale motivazione abbia spinto la Diocesi di Padova a partecipare a questa manifestazione lo spiega suor Francesca Fiorese, direttrice dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro. “È una questione di consapevolezza. Partecipiamo con una serie di progetti a cui lavoriamo da tempo, sul territorio, con le comunità locali. Essere inseriti in una cornice così ampia rende l’idea alle stesse comunità che la loro è un’azione significativa, capace di dare vita alle politiche del domani. Non siamo impegnati in uno sterile esercizio sull’esistente. Lo sguardo spazia sul contesto europeo ed è proiettato nel futuro: ricordiamo che tra un anno voteremo per il Parlamento europeo, uno snodo fondamentale per il domani del Continente”.

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