Dal Sinodo un nuovo inizio. Le consegne di Mons. Valentino Di Cerbo alla sua Diocesi

Il 14 ottobre in Cattedrale la chiusura del Primo Sinodo Diocesano. Suggestivo l'arrivo in Cattedrale di Santo Stefano Menicillo, compatrono diocesano e protettore della Città di Caiazzo

Passione, gioia, premura, sinodalità, rispetto: le consegne del Vescovo Valentino alla Chiesa di Alife-Caiazzo in chiusura di Sinodo, momento spartiacque tra due diverse storie.
Un recente passato, fatto oggetto di attenzione e apprensione in occasione della Visita pastorale, e un tempo – ancor più distante cronologicamente – che ora è completamente revisionato nelle abitudini religiose, nelle scelte pastorali e anche di fede tramite le le nuove disposizioni sinodali.

In Cattedrale, alla presenza di una gran numero di fedeli l’intera Diocesi si è trovata per concludere (ma non del tutto) questo cammino di revisione intrapreso un anno fa e ascoltare dal Vescovo le consegne per l’anno pastorale che inizia e per il tempo successivo, quando – e sarà a gennaio prossimo – le decisioni e le scelte pastorali discusse nelle commissioni e votate dall’Assemblea sinodale troveranno effettiva applicazione.

Celebrazione, quella di ieri sera in Cattedrale, che prima del suo inizio ha vissuto il toccante momento sul sagrato della chiesa, dell’accoglienza del santo patrono diocesano, Santo Stefano Menicillo (foto in alto) accompagnato dai fedeli di Caiazzo e dal parroco don Antonio Di Lorenzo che ne custodiscono il busto e le reliquie, e lo venerano in modo particolare come patrono della loro città.

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