Giubileo 2025: “Speranza” e “Riconciliazione” anche per i migranti italiani in Germania che in vari modi si stanno preparando a viverlo

La comunità dei cittadini e delle cittadine italiane residenti all’estero oggi è composta da oltre 6 milioni e 134mila persone. Una comunità che ormai da anni rappresenta “l’unica Italia a crescere continua ad essere soltanto quella che ha scelto l’estero per vivere”. A confermarlo, l’ultimo Rapporto "Italiani nel Mondo". Sono oltre 3milioni e 300mila i residenti in Europa mentre la nazione con più cittadini italiani è l’Argentina seguita da Germania e Svizzera. In tutte le diocesi del mondo il 29 dicembre si apre il Giubileo: un “Giubileo di aperanza” e “riconciliazione” anche per i migranti italiani che in vari modi si sanno preparando a viverlo

Foto Delegazione Mci in Germania

La comunità dei cittadini e delle cittadine italiane residenti all’estero oggi è composta da oltre 6 milioni e 134mila persone. Una comunità che ormai da anni rappresenta “l’unica Italia a crescere continua ad essere soltanto quella che ha scelto l’estero per vivere”. A confermarlo, l’ultimo Rapporto “Italiani nel Mondo” presentato a Roma lo scorso 5 novembre. Sono oltre 3milioni e 300mila i residenti in Europa mentre la nazione con più cittadini italiani è l’Argentina seguita da Germania e Svizzera. Anche per loro è imminente il Giubileo, che si aprirà in tutte le diocesi del mondo il 29 dicembre e che li coinvolgerà sia come comunità sia come singoli fedeli. Un “Giubileo di speranza” e “riconciliazione” anche per i migranti italiani che in vari modi si sanno preparando a viverlo.

La Delegazione delle Missioni cattoliche italiane (Mci) e le comunità cattoliche italiane in Germania, ad esempio, hanno deciso di organizzare un pellegrinaggio unico a Roma dal 2 al 6 ottobre 2025. Questo momento “non sarà soltanto un viaggio fisico verso la Città eterna – dice al Sir il delegato nazionale delle Missioni cattoliche italiane, don Gregorio Milone – ma anche un percorso spirituale e comunitario per i migranti italiani che vivono in Germania e porterà con sé un significato profondo di speranza, riconciliazione e appartenenza. Per i migranti italiani in Germania, il Giubileo rappresenta un’occasione unica per riflettere sulle loro radici, la loro fede e il loro cammino di vita lontano dalla madrepatria. L’evento giubilare è un invito a riavvicinarsi alla Chiesa e a sentirsi parte integrante di una comunità universale, indipendentemente dalle distanze geografiche”. In Germania, come in tanti altri Paesi, la preparazione a questo Giubileo ordinario è carica di emozione e fervore.

Giovani delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania

Foto Mci Germania

Le comunità cattoliche italiane si stanno tutte organizzando da mesi per garantire la partecipazione, più ampia possibile, ai diversi eventi come incontri di preghiera, alle catechesi e ai momenti di condivisione organizzati per preparare spiritualmente i fedeli.

“Il pellegrinaggio non è solo un viaggio, ma una vera esperienza di fede – aggiunge il delegato nazionale delle 85 Missioni/comunità cattoliche di lingua italiana in Germania -, ogni tappa del percorso, infatti, ha un significato simbolico e spirituale che vogliamo vivere insieme. Molte famiglie stanno partecipando ai preparativi con entusiasmo, coinvolgendo anche i giovani. Per  molti di loro, poi, questo appuntamento rappresenta una prima opportunità per scoprire i luoghi santi della cristianità e conoscere da vicino la realtà del Vaticano. Le comunità italiane in Germania – cui si uniranno anche altre comunità – prevede un intenso itinerario, ricco di tappe spirituali e culturali. A cominciare dalla visita al santuario del Divino Amore, il 3 ottobre, per un primo momento di raccoglimento e preghiera. Nel pomeriggio poi la santa messa di apertura del Giubileo presieduta dal presidente della Commissione Cei per le migrazioni, mons. Giancarlo Perego. Il programma prevede per sabato 4 ottobre la partecipazione ad una udienza con Papa Francesco in Piazza San Pietro e il passaggio della Porta Santa, seguito dalla visita ad alcuni dei luoghi simbolo della cristianità, come San Giovanni in Laterano e la Scala Santa. Il giorno successivo celebrazione della santa messa nella basilica di San Paolo fuori le Mura, seguita da un tour nella capitale. Il 6 ottobre il rientro in Germania. “Per noi migranti il Giubileo sarà un momento di grande significato – afferma Maria, una giovane italiana residente a Monaco di Baviera – perché spesso ci sentiamo lontani, non solo fisicamente ma anche culturalmente. Questo pellegrinaggio ci permette invece di riscoprire quel profondo legame spirituale e culturale che ci unisce”.

Tra coloro che parteciperanno si respira un’atmosfera di gioiosa attesa. Per molti migranti, il Giubileo rappresenta un’opportunità irripetibile per tornare a sentirsi parte di una grande famiglia spirituale. Il pellegrinaggio, infatti, non solo è un momento di riflessione e raccoglimento personale, ma anche un’occasione per condividere esperienze, difficoltà e speranze con altri connazionali. “Porteremo a Roma le nostre storie, le nostre preghiere e i nostri ringraziamenti – conferma Antonio, da oltre 20 anni a Stoccarda – e sarà come tornare a casa, ma con uno spirito nuovo”. In un mondo sempre più frammentato, il Giubileo dei migranti “vuole lanciare un messaggio di unità e fratellanza. Attraverso questo pellegrinaggio, la Chiesa cattolica sottolinea l’importanza dell’accoglienza, della solidarietà e del dialogo interculturale. Questo evento, per i migranti italiani in Germania, non è solo un’esperienza religiosa, ma un ponte simbolico tra il Paese che li ha accolti e la loro terra d’origine. Un cammino di fede, speranza e riconciliazione che li accompagnerà ben oltre il ritorno a casa”, conclude don Milone. Le comunità italiane in Germania e non solo vivranno anche le varie tappe di cammino proposte nelle diocesi di appartenenza. La Missione Cattolica di Stoccarda sta preparando anche un numero monografico del proprio giornale sul significato e la celebrazione del Giubileo.

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