“L’Assunzione della Vergine Maria in cielo è una festa particolare per tutto il mondo cristiano, perché è il segno del compimento di un grande sogno di Dio che fin dalla creazione sognava l’uomo felice per l’eternità”. È mons. Maksym Ryabukha, vescovo ausiliare dell’esarcato greco-cattolico di Donetsk, a condividere con il Sir una sua riflessione sulla festa appena celebrata del 15 agosto. Anche i greco-cattolici ucraini celebreranno quest’anno insieme ai cattolici latini di tutto il mondo, la Festa dell’Assunzione, a seguito della decisione presa dal Sinodo di abbandonare progressivamente il calendario giuliano per passare a quello gregoriano.
Il vescovo parla mentre sta portando da Kiev a Kramatorsk, l’ultima grande città libera del Donbass, un’ambulanza che consegnerà oggi all’ospedale cittadino. L’ambulanza – racconta il vescovo – è frutto di una colletta di solidarietà promossa dalla comunità ucraina di Hannover, in Germania, che ha permesso l’acquisto della vettura. A Kramatorsk, mons. Ryabukha sta portando anche medicinali e strumentazioni mediche. Si tratta di un viaggio impegnativo di 9 ore per raggiungere da Kiev la città di Kramatorsk. Ce ne vorranno almeno altre 4 per tornare a Zaporizhzhia dove risiede il vescovo, prima che scatti il coprifuoco di mezzanotte. “Questa ambulanza – aggiunge il vescovo – è importante. È un segno di speranza per tutti quelli che magari sono in fin di vita e hanno la possibilità anche attraverso questo veicolo di poter accedere a cure mediche immediate. È una grande risorsa per la gente, per il Paese, soprattutto per chi vive in una regione così vicina al fronte”.
Il pensiero oggi va alla festa dell’Assunta appena celebrata e alla grande invocazione che in tutta Europa e anche in Italia è stata fatta e si continua a fare a Maria per ottenere il dono della pace e della riconciliazione, su invito del card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. “Nonostante il peccato originale, il disegno di salvezza ha attraversato la storia e ha trovato il suo compimento con la nascita di Gesù. Grazie al sì di Maria, è venuto ad abitare sulla terra condividendo, fino alla sua Passione e Resurrezione, il grande sogno di Dio per l’umanità. Questo disegno di salvezza si completa con l’Assunzione della Vergine Maria in cielo. Il sogno di Dio si è avverato. È il segno che non siamo soli, che siamo chiamati a percorrere una strada che nessuno prima di noi ha percorso. La nostra mamma in cielo ci aspetta. Per tutti noi cristiani è la festa che ci ricorda che non dobbiamo mai perdere la speranza. Quanti momenti di dolore e difficoltà ha vissuto la Beata Vergine Maria lungo tutto il suo tragitto della vita umana? Ma mai si è abbattuta. Mai ha perso la speranza, mai ha mancato di amore. Auguro a tutti noi di essere come lei, di non perdere mai la speranza, ma avere sempre lo sguardo alzato verso Dio, in lui riporre tutta la nostra fiducia e da lui ottenere tutte le grazie necessarie per la nostra vita e per il nostro cammino quotidiano”.