“Gli europei stanno vivendo tempi difficili. Restiamo nella morsa dolorosa della pandemia, le cui conseguenze sociali ed economiche sono fin troppo evidenti”. Nel presentare le Previsioni economiche d’inverno, Paolo Gentiloni, commissario Ue all’economia, tratteggia un quadro generale piuttosto preoccupante, salvo poi affermare che “si vede, finalmente, la luce alla fine del tunnel”. Gentiloni non fa sconti: regna l’incertezza, i sistemi produttivi e i commerci sono in balìa del Covid e dei suoi effetti e la ripresa, quella vera, non arriverà prima del secondo semestre 2022. Sempre che i Paesi maggiormente coinvolti dall’emergenza sanitaria e dalla recessione – l’Italia è in primo piano, ovviamente – sappiano fare un uso virtuoso dei fondi europei di Next Generation Eu.
Impatto dei fondi europei. “Poiché un numero crescente di vaccini verrà somministrato nei prossimi mesi, un allentamento delle misure di contenimento dovrebbe consentire un rafforzamento della ripresa economica durante la primavera e l’estate” prossime, afferma Paolo Gentiloni. L’economia dell’Unione europea dovrebbe, a queste condizioni e salvo nuovi imprevisti, tornare ai livelli di Pil pre-pandemici entro il prossimo anno, “prima di quanto previsto in precedenza, sebbene la produzione persa nel 2020 non verrà recuperata così rapidamente o allo stesso ritmo in tutta la nostra Unione”. Questa previsione è però soggetta “a molteplici rischi, legati ad esempio a nuove varianti di Covid-19 e alla situazione epidemiologica globale”, nonché agli sviluppi dell’economia mondiale. D’altra parte, l’impatto di Next Generation Eu “dovrebbe fornire un forte impulso alle economie più colpite nei prossimi anni”, fattore “che non è ancora considerato nelle proiezioni odierne”. Le previsioni economiche esposte giovedì 11 febbraio prevedono che l’economia dell’area dell’euro crescerà del 3,8% sia nel 2021 che nel 2022. Le previsioni prevedono che l’economia Ue27 crescerà del 3,7% nel 2021 e del 3,9% nel 2022.
Cinque messaggi-chiave. A questo punto Gentiloni chiarisce i “cinque messaggi-chiave” che emergono dalle previsioni. In primo luogo, “la situazione economica di quest’inverno rimane difficile. Dall’autunno molti Stati membri hanno reintrodotto o rafforzato le misure di contenimento in risposta alla recrudescenza dei contagi e, più recentemente, alla diffusione di nuove varianti più contagiose del coronavirus. Per essere chiari, queste misure sono necessarie, ma ovviamente influiscono sull’attività economica, anche se in misura molto minore rispetto alla primavera dello scorso anno”. Secondo: “Poiché la recessione nel 2020 non è stata così profonda come previsto, prevediamo – ribadisce un’altra volta – che l’economia dell’Ue tornerà al suo livello di Pil pre-crisi nel 2022”. Questa previsione presuppone che le attuali rigorose misure di contenimento “si allenteranno verso la fine del secondo trimestre di quest’anno e poi in modo più marcato nella seconda metà dell’anno”. In terzo luogo,
la ripresa “dovrebbe essere disomogenea tra gli Stati membri”,
riflettendo le differenze nella struttura di ciascuna economia “e l’importanza relativa del turismo e delle attività ricreative”, le quali richiedono la possibilità di movimento delle persone. Quarto punto: incertezza e rischi descritti sono legati in particolare “all’evoluzione della pandemia, compreso l’emergere di nuove varianti e il successo delle campagne di vaccinazione”. Quinto: “questa previsione – conferma Gentiloni – non tiene conto dell’impatto potenzialmente molto significativo di Next Generation Eu”.
I dati per l’Italia. “La contrazione dell’economia italiana nel 2020 è stata dell’8,8%, quindi in misura leggermente inferiore alle previsioni. Questo è dovuto all’ottimo andamento nel terzo trimestre” (periodo estivo), per poi registrare una frenata con la seconda ondata di contagi, nel quarto trimestre 2020 e in queste prime settimane del 2021. Paolo Gentiloni non poteva mancare un affondo sul suo Paese. Nel 2021, puntualizza, il Pil italiano dovrebbe risalire a +3,4%, e assestarsi al 3,5% il prossimo anno. “Ma queste previsioni – chiarisce – non tengono conto degli effetti del Recovery Plan”, che dovrebbe assicurare uno slancio significativo. “Siamo di fronte a notevoli potenzialità di ripresa”. Qui Gentiloni esprime “fiducia nella esperienza del presidente del Consiglio incaricato”, Mario Draghi, “per un governo efficiente ed europeista”. Sulle misure di sostegno all’occupazione e alla cassa integrazione, Gentiloni, dopo un giro di parole, infine è chiaro: “in questa fase non è opportuno il ritiro prematuro delle misure di sostegno” al lavoro.